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LA 499P non si affida alle superstar ma a un gruppo di ragazzi che ricordano i collettivi di certe saghe calcistiche partite dal nulla
16 gen 2023 (Aggiornato alle 14:54)
Ci sono le squadre all star, quelle zeppe di miti e, accanto ad esse, ne brillano altre, mica poche per la verità, di tutt’altra natura. Quelle neopromosse che danno vita a un ciclo in grado di portarle a scalare tutte le tappe del calcio professionistico fino ad arrivare alla soglie dell’impossibile. Pensiamo alla Lazio di Maestrelli, al Perugia di Castagner, al Verona di Bagnoli, al Foggia di Zeman e al Parma di Scala. Organici ben amalgamati, collettivi puri, nomi che diventano importanti dopo, per i risultati ottenuti, e non prima, per blasone e ingaggi strappati. Eccola, sul piano umano e agonistico, la Ferrari di Antonello Coletta e la AF Corse di Amato Ferrari. Una creatura bicipite e una, ben fusa nonché caratterizzata da una filosofia di gestione delle risorse umane ispirata a valore e a valori. Velocità, affidabilità anche morale, capacità di essere una parte del tutto, attitudine alla funzionalizzazione del pilota al sistema, disponibilità a dar vita a un gruppo di lavoro, tendenza a condividere informazioni. Ecco, se hanno stravinto in GT per anni e anni, dando vita a una vera epopea, non c’è un solo motivo ma ce ne sono mille. E, per una volta, in un mondo che è tutta apparenza, in una civiltà dell’immagine che è fradicia di click rubati, per una volta la Ferrari, questa Ferrari così sottotraccia e all’occorrenza improntata al collettivo, lancia un meraviglioso segnale in controtendenza e sotto il pelo dell’acqua. Questo gruppo è un miracolo di coesione, di uomini bandiera e mai banderuole, è un prodigio di esperienze intensissime nonché ancor giovani e anche un miracolo di armonie. Qui non c’è gente con le tempie bianche, la pancia arrogante e il conto bancario già tronfio. Solo ragazzi che sognano ad occhi aperti, con le tasche piene di sacrifici e concretezza e tanti bei trofei già vinti insieme, a dare un senso grande alla squadra Hypercar neopromossa dal Gran Turismo. Un’entità che punta in alto con l’umiltà sublime di chi una storia grande la vive già da molto tempo, tutti insieme, senza rumore, zero clamore, tutta sostanza e niente parole inutili. Per adesso, solo pensando questo, vi ammiriamo, ragazzi, con la sensazione che presto tutti cominceranno ad amarvi. Non solo per ciò che vi prefiggete d’ottenere, ma anche per la strada bellissima che avete percorso fin adesso, per arrivare a Sebring e, nella notte più stellata dell’anno, a Le Mans 2023.
Viva la Ferrari neopromossa, viva Voi.
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