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Dalla lotta in famiglia in casa Mercedes alla gomma esplosa sulla Ferrari di Vettel:
4 lug 2016 (Aggiornato il 6 lug 2016 alle 10:31)
E adesso che cosa succederà domenica prossima a Silverstone? L’interrogativo emerge prepotente dopo un Gp d’Austria costellato da botti e scintille. Veleni, regolamenti di conti e gomme esplose in pieno rettilineo. Forse era già scritto che sulla pista del toro andasse in scena una vera corrida, ma quel finale rumorosissimo tra Hamilton e Rosberg, quei pugni sbattuti sul tavolo da Toto Wolff, quell’ennesima lotta in famiglia tra i due della Mercedes è stata ulteriore benzina gettata sul fuoco di una rivalità che ha superato ogni confine. «Questa è una situazione che non mi piace», ha spiegato con un gelido sorriso da coniglio mannaro Wolff al quale la situazione è letteralmente scappata di mano.
Quei due della Mercedes così vicini in classifica e così lontani nel modo di approcciarsi alla vita e alle corse si stanno giocando il titolo iridato e non mollano di un centimetro. E meno male che alla vigilia tra i due sembrava fosse scoppiato un nuovo idillio. Così nei pochi giorni che ci separano dal Gp di Inghilterra, proprio quello di casa per Hamilton, a Brackley si trovano l’ennesima lite in famiglia ad agitare le acque nella corsa a un titolo dove Lewis intanto s’è portato a meno undici dal compagno di squadra, mentre Raikkonen ha agganciato Vettel al terzo posto: entrambi sono a quota 96.
Già, la Ferrari. Ancora sul podio con Kimi e kappaò con Sebastian rimbalzato qua e là sul rettilineo d’arrivo con la gomma posteriore destra letteralmente esplosa, la Rossa si ritrova ancora a inseguire la prima vittoria della stagione. C’è voglia del colpaccio a Maranello ma ogni volta qualcosa non va come previsto. Peccato perché il dualismo estremo di Hamilton e Rosberg potrebbe essere la situazione ideale per scompaginare i piani e approfittare delle disgrazie altrui.
Ma in fatto di duelli estremi non s’è fatta mancare niente neanche la Formula E che a Londra mandava in scena il round finale, quello che assegnava il titolo. A giocarsi tutto Buemi e Di Grassi. Pronti-via e alla prima staccata Di Grassi ha centrato lo svizzero ex Toro Rosso. Sono finiti nella via di fuga, con le carrozzerie stropicciate e nella testa parole che non sarebbe bello leggere su un giornale. Arrivati in un modo o nell’altro ai box e cambiata la monoposto i due hanno proseguito la loro sfida cercando il giro più veloce che da regolamento consegna 2 punti. La sfida per il titolo si è svolta negli ultimi 5 giri, quando sia di Grassi che Buemi hanno usato il FanBoost per sfidarsi sul singolo giro, e la vittoria finale è così andata allo svizzero, che come dimostrato durante le qualifiche era decisamente il più veloce in pista.
L’ultima annotazione riguarda il Mondiale Rally col sogno di vittoria di Tanak e della Ford stoppato a un amen dalla fine in Polonia. Ha vinto Mikkelsen davanti allo sfortunato estone.
Così mentre la Vw ritrova la vittoria inizia a fare rumore l’assenza dal primo gradino del podio di Ogier che da febbraio non assapora più il gusto inebriante del successo.
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