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Orgogliosi di questa Formula 1: l'editoriale del Direttore

Sorpassi da cuore in gola, ruota a ruota mozzafiato, coinvolgimento sempre più forte degli appassionati: il Circus sta cambiando pelle sublimandosi con il duello Mercedes-Ferrari, Hamilton-Vettel

Andrea CordovaniAndrea Cordovani

15 mag 2017 (Aggiornato alle 14:15)

Uomini al limite. Fiatone. Cuore in gola. Respiri affannati. Manovre al limite. Ruota a ruota. Finte alla Maradona. Sorpassi da urlo. La Formula Uno invocata dagli appassionati finalmente inizia a prendere forma e consistenza. Sta cambiando il Circus. In meglio, naturalmente. Regala uno spettacolare spot di se stesso sotto il sole della Catalunya. Sorride sotto ai grandi baffoni Chase Carey. In un Mondiale che a ogni round regala sorprese, stavolta tocca all’uomo forte che guida Liberty Media, quello che avrebbe dovuto distruggere ogni cosa e che invece sta riportando la F.1 direttamente nel cuore degli appassionati, regalando opportunità finora precluse al grande pubblico riavvicinando la specialità a chi paga il biglietto o il canone televisivo.

Quel bimbo che piange dopo il crash del suo idolo Kimi Raikkonen e che poco dopo viene chiamato proprio all’interno del box della Rossa e ne esce sorridente con in testa il capellino del finlandese vale quanto i sorpassi visti in pista; hanno addirittura più valore del duello Hamilton-Vettel che adesso è esploso in tutta la sua fragorosa bellezza.

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Ha raccontato Toto Wolff subito dopo aver incassato la terza vittoria su 5 Gp disputati che hanno consentito alla Mercedes di allungare a +8 il vantaggio sulla Ferrari: «È stato un Gran Premio epico, una corsa che semplicemente non poteva essere più “ruota a ruota” di così e che ci ha regalato una fantastica vittoria. Quella di oggi è stata di tutta la squadra: una guida fantastica da Lewis, ottime chiamate dai nostri strateghi, buona guida difensiva da Valtteri, le fermate più veloci della cosa e una macchina che con gli aggiornamenti si è dimostrato veloce e costante. Tutto è stato fatto nel modo giusto».

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Ha spiegato Maurizio Arrivabene: «La realtà è che oggi possiamo dire con sicurezza di avere una macchina molto forte. Sebastian ha detto che la macchina oggi era velocissima e ha aggiunto anche troppo. Io invece dico che non è mai troppo, perché bisogna cercare di fare sempre meglio». Sempre meglio fanno Hamilton e Vettel che stanno iniziando a suonarsele di santa ragione. Lewis ha pareggiato i conti con Seb: ora entrambi hanno arpionato due vittorie, col ferrarista che rimane leader nella corsa al Mondiale Piloti.

Ridevano molto meno i loro compagni di squadra Bottas e Raikkonen e piangeva a dirotto quel bimbo francese inquadrato dai maxi-schermi subito dopo il contatto tra i due finlandesi con coinvolgimento di Verstappen.

Ha fatto stringere il cuore quell’immagine e ha riempito d’orgoglio quando quello stesso bambino è stato accolto a braccia aperte da quel Circus che ci aveva abituato a ben altre situazioni. Già, perché la vera rivoluzione oltre a quella tecnica è il profondo rinnovamento che si sta dando alla Formula Uno sempre più vicina alla gente, sempre meno attratta da un recente passato con tanti sbadigli e troppe muraglie a dividere lo show, ad allontanarlo dai suoi appassionati. Che adesso iniziano a tornare al primo posto. Come il bambino francese che ha fatto intenerire tutto quanti.

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