Montezemolo: le ragioni della sconfitta (SECONDA PARTE)

Montezemolo: le ragioni della sconfitta (SECONDA PARTE)
Il Presidente della Ferrari racconta il 2013 al giornalista della Rai Marco Franzelli. Ecco le sue parole

28.11.2013 ( Aggiornata il 28.11.2013 17:58 )

Ecco la seconda parte dell'intervista a Montezemolo rilasciata alla Rai in esclusiva al giornalista Marco Franzelli, sulla stagione 2013 di cui trovate l'inizio qui: Benché non abbia vinto il titolo e non abbia impensierito nella seconda parte della stagione il quattro volte iridato Vettel, Montezemolo continua a credere in Alonso: «Fernando fa bene a essere orgoglioso del secondo posto conquistato. Ha disputato una gran bella stagione. Adesso bisogna preparargli una vettura più veloce e metterlo in condizione di trarre il massimo da essa. E spero che questa monoposto si riveli perfino più competitiva della Red Bull. Non dimentichiamo che abbiamo capacità ed esperienza per riuscirci, basta pensare al nostro dominio dal 2000 al 2004 e alle vittorie del 2007 e 2008 (in quest’ultima la Ferrari vinse tra i Costruttori). Voglio ringraziare Alonso del suo contributo e anche del fatto che domenica scorsa in Brasile era pronto a cedere un posto sul podio a Massa, che dava l’addio alla Ferrari proprio nel Gp di casa, in Brasile». «Quanto agli avversari - prosegue Montezemolo -, Newey non è un nostro rivale, ma un tecnico. Sono i piloti a sfidarci, gente come Vettel, Hamilton e Rosberg, quest’ultimo molto migliorato. E dal 2014 a darci una mano ci sarò Raikkonen, che proverà a vincere e a portarci quei punti che ci sono mancati nella stagione passata» Il Presidente della Ferrari non vede problemi di convivenza per l’accoppiata Fernando-Kimi: «Chi guida per noi, ha l’onore e la responsabilità di pensare prima alla squadra e poi a se stesso. Nessuno deve danneggiare il suo compagno di squadra. In Alonso vedo uno dei più forti piloti che io abbia mai incontrato, a lui gli affianchiamo Raikkonen per l’esperienza, per i buoni risultati che ha ottenuto in questi due anni e per quanto è amato dal pubblico. Per questo mi dà particolare piacere salutare il suo ritorno alla Ferrari e notare quanto entusiasmo susciti tra i tifosi. Sono certo che i nostri piloti si aiuteranno l’un l’altro, sia nel lavoro all’interno della squadra che in pista». Infine, un parere sul quattro volte iridato Vettel: «Seb migliore di Senna? Anche Ecclestone definisce il tedesco un grande pilota. È un campione giovane e serio, che ha vinto molto e merita tutto il nostro rispetto. Mi congratulo con lui e con la Red Bull. Quanto al futuro, che dire su un Vettel alla Ferrari? Chi lo sa cosa ci riserva l’avvenire? Per ora, la scelta dei piloti è un problema risolto. E per il 2014 il nostro desiderio è quello di avere una monoposto vincente. Ci siamo riorganizzati, ingaggiando anche ingegneri validissimi quali Allison dalla Lotus. Ci saranno dei nuovi regolamenti che daranno più importanza ad alcune aree, come ad esempio il motore, nelle quali noi possiamo dire la nostra. Vedo buoni motivi per essere ottimisti e gli ingredienti per vincere ci sono tutti. Abbiamo sfiorato ormai troppe volte di un’inezia il successo e ora dobbiamo vincere. Spero solo che non ci saranno aspetti poco chiari a influenzare il corso delle cose. L’imperativo è quello valido per tutti: evitare ogni genere d’errore». Clicca qui per leggere la prima parte dell'intervista

  • Link copiato

Commenti

Leggi autosprint su tutti i tuoi dispositivi