GP Ungheria, Ferrari ricorda Bianchi

GP Ungheria, Ferrari ricorda Bianchi
A Raikkonen la pista piace e i risultati ai tempi Lotus lasciano ben sperare. I ricordi di Jules riportati nei box

22.07.2015 ( Aggiornata il 22.07.2015 12:47 )

Non sarà un week end come tutti gli altri, quello del Gran Premio d’Ungheria che attende il Circus. Non lo sarà perché arriva a pochi giorni dall’addio a Jules Bianchi e in Ferrari porteranno il ricordo del giovane pilota francese fin dentro al box. Materialmente. Sul tunnel di collegamento con il paddock saranno, infatti, riportati i messaggi che gli appassionati avranno postato sui social network, i ricordi di Jules, con l’hashtag #readseasonwall e #CiaoJules. Un modo per non dimenticare. Poi ci sono i temi tecnici, quelli che decreteranno se la Ferrari potrà andare in vacanza con un sorriso – ampio o stiracchiato – o con il muso lungo. Mercedes davanti a tutti, è il dato quasi scontato, dietro dovrà esserci subito la SF15-T: sarebbe una buona prestazione, tanto più se con entrambe le monoposto. «Il circuito mi piace abbastanza, è vero che alcuni dicono sia una gara noiosa, ma negli ultimi anni non è stato proprio così», commenta Raikkonen, lui che per due volte consecutivamente seppe fare secondo dietro Hamilton, ai tempi della Lotus. Il clima torrido che attende macchine e piloti non preoccupa troppo Kimi sul fronte dello stress fisico: «Non so esattamente quanti liquidi perdiamo, è solitamente caldo ma è una condizione più critica per le gomme che per la gara». Sul tema gomme e il modo di interagire della SF15-T, approfondito da James Allison nell’intervista esclusiva su Autosprint in edicola, è chiaro Alberto Antonini, capo ufficio stampa Ferrari: «Le gomme non devono diventare una scusa se le cose non vanno come ci si aspetta. E’ vero che in alcune gare, in cui la mescola più dura era la scelta della Pirelli, abbiamo sofferto più di altri. Però, la gestione della gomma, portarla in temperatura e il rapporto che c’è tra la prestazione e la tenuta è un argomento molto complesso. Se viene anche penalizzato sui media, la realtà è che non esistono risposte semplici a domande così complicate. Su questa pista, al solito, dove l’aderenza della gomma è una componente fondamentale si dovrà lavorare al massimo per avere la condizione migliore». Il mix tra temperature elevate e la presenza delle gomme morbide, potrebbero essere un elemento favorevole a Vettel e Raikkonen. Tornando a Raikkonen e al suo punto di vista sul Gran Premio d’Ungheria, quasi un Gran Premio di Finlandia, come ha avuto modo di sottolineare già Bottas per la presenza di numerosi tifosi finnici, Kimi spiega così la massiccia partecipazione: «Probabilmente è uno dei posti più economici in cui andare per vedere una gara di Formula 1 e anche geograficamente è una delle località più vicine, per questo arrivano tanti tifosi dalla Finlandia». All’Hungaroring la Ferrari può vantare 5 vittorie e 7 pole e 19 podi, bottino che può essere incrementato domenica, guadagnando sul campo il risultato. A Silverstone, «è vero abbiamo raccolto più di quanto meritassimo ma è anche vero che nelle due gare precedenti avevamo raccolto meno di quanto meritavamo. Continuiamo il lavoro con umiltà e determinazione, sapendo quali sono i nostri obiettivi e capacità», ha commentato Antonini. Fabiano Polimeni

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