Una volta sfruttato il miglior scatto al via, affiancato Rosberg alla prima curva e accompagnatolo fuori alla seconda, a
Hamilton non è rimasto altro che gestire la gara fino alla bandiera a scacchi, vincendo d'autorità il
GP del Giappone. Da parte sua
Rosberg, che era finito quarto, ha recuperato il 2° posto finale grazie anche a un'ottima strategia delle soste, sfruttando al meglio soprattutto l'undercut su
Vettel. Che comunque finisce 3° a meno di 2 secondi, a mettersi sul podio con una gara valida.
La buona prestazione
Ferrari è completata dal 4° posto di
Raikkonen, mentre le
Williams non sono andate oltre il pur buon 5° posto di
Bottas anche perché
Massa ha visto la gara compromessa fin dall'inizio per un contatto con
Ricciardo. Bravo e consistente anche
Hulkenberg, 6° al traguardo; mentre sia la
Lotus che la
Toro Rosso possono festeggiare entrambe le macchine a punti con
Grosjean, Maldonado, Verstappen e Sainz (peccato l'errore in ingresso pitlane dello spagnolo) a completare la top ten nell'ordine. Zona punti invece solo sfiorata per
Alonso, 11°.
Con questo risultato
Hamilton rafforza la prima posizione in
classifica a quota 277 punti, mentre
Rosberg allunga un poco su
Vettel, rispettivamente a 229 e 218 punti.
Ora appuntamento quindi con la prossima gara fra due settimane, con il
GP di Russia a Sochi.

La cronaca "live" su Twitter
Introduzione
È previsto
alle ore 7 italiane (quando in loco saranno invece le 14) il via del
GP del Giappone, 14esima prova del Mondiale F1 2015. Sempre accompagnato dalla nostra
cronaca diretta, qui sul web e in parallelo sul canale Twitter specifico
@autosprintLIVE.
Saranno i 5.807 metri della
pista di Suzuka ad ospitare l'evento, per una durata di
53 giri. Un tracciato caratterizzato da varie tipologie di curve, quasi tutte piuttosto impegnative, e da alte velocità medie. Ecco perché da un lato piace parecchio ai piloti e dall'altro richiede
macchine molto equilibrate e di elevata efficienza aerodinamica, oltre che dotate di una buona spinta propulsiva. Qui è possibile aprire l'
ala mobile una sola volta al giro, lungo il rettilineo di partenza.
Per quanto riguarda i
pneumatici, date le elevate e continue sollecitazioni alle quali sono sottoposti, la
Pirelli ha portato quelli più duri e resistenti in gamma: abbiamo dunque
le mescole medium bianca e hard arancione. Si è visto che mediamente fra i due composti vi è una differenza sugli 8 decimi al giro. Anche se il venerdì bagnato ha permesso di raccogliere un numero inferiore di dati rispetto al solito, sembra che gran parte dei piloti si atterranno a una
strategia su due soste, partendo con le medie delle qualifiche per sostituirle con altre medie intorno al 16-18° giro e quindi con le hard al 33-35° giro, indicativamente. Sempre che non arrivi la
pioggia.
A seguire pubblichiamo lo
schieramento di partenza dopo l'applicazione delle penalità di
Hulkenberg e di
Verstappen, oltre alla partenza dalla pitlane di
Kvyat poiché gli è stata ricostruita pressoché completamente la monoposto dopo l'incidente di ieri. Ricordando che potete trovare qui un'
analisi della competitività dei vari piloti e team, qui la situazione delle
classifiche mondiali e qui com'è andata nelle prove:
libere1,
libere2,
libere3 e
qualifiche.
Maurizio Voltini

