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Scopriamo la pista F1 del Messico

I team sono già sul circuito dedicato ai fratelli Rodriguez. Il tracciato sembra uno stadio all’aperto e passa tra due grandi tribune

28 ott 2015

Da Città del Messico: Roberto Chinchero Si lavora a ritmi serrati sul circuito di Città del Messico. Il materiale tecnico della squadre è arrivato direttamente da Austin, e il personale dei team (ben più rodato di quello locale) ha già reso i box operativi ed ha iniziato a lavorare sulle monoposto. Ecco le prime impressioni a caldo dalla nuova pista, che tutti gli addetti ai lavori assieme a noi hanno scoperto poche ore fa. Il circuito è lungo 4.313 metri ed è formato da 13 curve raccordate a un solo lungo rettifilo sul quale è stimata una velocità vicina ai 360 km/h, anche se il fatto che la pista si trovi a circa 2000 metri di altitudine sul livello del mare limiterà leggermente la potenza dei motori. Gli organizzatori prevedono per la prossima domenica una grande presenza di pubblico stimata in 200.000 presenze, e trattandosi di una capitale che con le periferie arriva a ben 22 milioni di abitanti, il dato non sorprende. Bisogna però considerare che il circuito si trova praticamente in città, quindi la logistica per gli addetti ai lavori non sarà proprio semplice.
Solo poche persone nel paddock erano già stata su questo tracciato in precedenza. L’ultima edizione del Gp del Messico è infatti datata 1992, quando vinse Mansell con la Williams-Renault, ed il contesto è decisamente cambiato rispetto a 23 anni fa. La pista sorge sul vecchio circuito, ricostruito più volte (nel 1986 e lo scorso anno), e si tratta di un terreno vulcanico che potrebbe creare avvallamenti come in passato sull'asfalto. Il punto più affascinante della pista di Città del Messico è la vera e propria “arena” che circonda il tratto di pista dalla curva 12 alla 16, tribune che possono ospitare solo in quel punto ben 40.000 spettatori. Il tracciato passa proprio fra le due tribune, così le monoposto sfileranno tra due ali di pubblico che ricordano il Motodrom di Hockenheim. Resta qualche dubbio sul completamento della struttura in tutti i suoi servizi, ma a rischio non sono gli impianti sportivi quanto le strutture per gli sponsor, che stamattina apparivano ancora molto lontane dall’essere completate. Anche a Città del Messico, come ad Austin, è ancora il meteo a tenere in allarme team e piloti. La pioggia prevista oggi pomeriggio dovrebbe esaurirsi in nottata, lasciando posto ad un timido sole nella giornata di giovedì e venerdì. Sabato e domenica è previsto però il ritorno di una perturbazione. Ma, superato l’esame Austin, ormai la Formula Uno non ha più paura della pioggia…o almeno così dicono nel paddock. mappa-circuito-messico IMG_8666 IMG_8664 messico IMG_8665  

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