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GP Spagna, Vettel: "Ferrari a buon punto"

Reduce dal ritiro in Russia, l'augurio è di ritrovare una Rossa competitiva come nelle sessioni di test invernali. Gomme osservate speciali

Fabiano PolimeniFabiano Polimeni

10 mag 2016 (Aggiornato il 11 mag 2016 alle 17:03)

Cercasi week end "tranquillo". Il Gran Premio di Spagna per la Ferrari può rappresentare l'occasione per tornare a splendere e mostrare tutto il potenziale che la SF16-H a Maranello sono sicuri abbia. Vettel monterà un nuovo cambio, senza incorrere in penalizzazioni visto il ritiro sofferto in Russia, causa tamponamento doppio nelle prime curve, e l'augurio è quello di ritrovare una Ferrari in forma "invernale", quella che nei test dello scorso marzo si segnalava in cima alla classifica dei tempi.

Allora fu il passo gara nelle varie simulazioni affontate da Vettel e Raikkonen a dare indizi importanti di competitività. «A Barcellona di solito si stabilisce qual è il livello della vettura, è un buon indicatore. Siamo a buon punto e conoscendo bene questo circuito è fondamentale acquisire correttamente tutti i dati. Per ottenere una buona prestazione occorre mettere insieme tutti gli elementi», commenta Sebastian alla vigilia.

Arrivabene ci crede ancora

Potrà contare su un set di gomme morbide in più nell'arco dei tre giorni rispetto alle Mercedes e un treno in meno di medie. Scelte in gran parte sovrapponibili, che in gara non dovrebbero rappresentare una variabile significativa. Lo sarà, invece, il comportamento e la gestione nei vari stint: sfruttare al meglio le morbide in avvio gara, con macchina pesante, riducendo degrado e usura rispetto agli avversari potrebbe costituire un importante vantaggio. «Ci sono molte curve, ad alta e bassa velocità, cambi veloci di direzione, varianti lente, e occorre molta trazione dalla macchina e dagli pneumatici. E’ una gara impegnativa e la gestione delle gomme è di fondamentale importanza», aggiunge Vettel. 

Marchionne: solo sfortuna finora

Un'analisi supportata dalle parole di Diego Ioverno: «Tutte le squadre conoscono bene il circuito di Barcellona, perché è lì che si sono svolti anche i test invernali. E’ una gara particolarmente stressante per le gomme e si vedranno più pit-stop del solito, certamente questo la renderà più movimentata». Ripartire dalla Spagna significa inaugurare anche la stagione europea e questo porta a una gestione differente delle trasferte, spiegata sempre dal team manager sui campi di gara: «E' la prima gara in calendario in cui la movimentazione delle vetture e dei materiali viene effettuata via terra piuttosto che in aereo e dal punto di vista operativo questo offre ai team una serie di vantaggi. Si possono preparare le macchine in azienda e utilizzare i nostri motorhome e tir uffici, con tutto quello che ne deriva dal punto di vista a livello di operatività e ricezione degli ospiti. E’ un circuito particolarmente noto agli addetti ai lavori».

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