Il nuovo Chief Technical Officer della Scuderia è a Maranello da 20 anni: sua anche la responsabilità di coordinare lo sviluppo della monoposto 2017
Mattia Binotto il motorista è stato nominato CTO della Scuderia Ferrari. Non Direttore Tecnico, ma Chief Technical Officer, ossia figura di coordinamento tra le varie sezioni di Maranello (telaisti, aerodinamici, motoristi) su cui peserà anche lo sviluppo della nuova monoposto per il 2017. Un ruolo del tutto simile a quello lasciato vacante dal britannico anche se non è da escludere, la sfumatura nella qualifica ne è indicatrice, il futuro arrivo di un nuovo Direttore Tecnico.
Comunque sia ora nella stanza dei bottoni c’è Binotto e prima della pausa estiva la Ferrari deve correre il GP di Germania, gara gravida di significato in quanto “di casa” sia per Vettel che per le Mercedes. Vediamo chi è. Nato il 3 novembre 1969 a Losanna da genitori di Reggio Emilia è cresciuto in Svizzera e dopo la laurea in Ingegneria Meccanica al Politecnico di Losanna nel 1994, si trasferisce a Modena per seguire un master in ingegneria dell’automobile a Modena.
Terminata la specializzazione, nel '95 entra nella Scuderia Ferrari come ingegnere motorista per la squadra prove ricoprendo questo ruolo fino al 2003. Nel 2004 Jean Todt lo promuove a responsabile motori in pista e nella stessa stagione Michael Schumacher vincerà il suo 5° titolo con Ferrari. Nel 2007 un altro scatto, con la nomina a Capo Ingegnere, corse e montaggio, poi il ruolo di responsabile operativo del Reparto Motori e Kers nel 2009. Dopo essere stato nominato vice direttore del reparto Motori ed Elettronica nell’ottobre 2013, Binotto nel dicembre 2014 è stato promosso a Chief Operating Officer per la Power Unit, coadiuvato tra gli altri da Lorenzo Sassi quale Chief Designer Power Unit.
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