Formula 1 Abu Dhabi, Horner: "Red Bull migliore amica di Hamilton..."

Per sperare nel titolo, Lewis avrà assolutamente bisogno dell'incursione di due Red Bull sul podio. Dal team principal un suggerimento sulla condotta da adottare

F.P.

23.11.2016 17:24

Avrà bisogno di una strategia, perché non può limitarsi a vincere e sperare nella sorte. L'interrogativo che terrà vivo il Gran Premio di Abu Dhabi non è se Hamilton riuscirà a vincere la gara - peraltro tutta da conquistare -, ma cosa si inventerà perché Rosberg non arrivi secondo o terzo, risultati che varrebbero il titolo per Nico. La marcia di avvicinamento al week end è contornata di commenti all'insegna della correttezza del confronto, niente manovre sporche per eliminare sportivamente l'avversario. Un suggerimento su quale tattica potrebbe essere vincente arriva a Lewis Hamilton da Christian Horner, ammesso che non ci abbia già pensato il pilota inglese. 

«Possiamo essere i migliori amici di Lewis domenica, se riusciamo a mettere entrambe le macchine davanti a Nico. Non serve a niente che Lewis vada via con un vantaggio di metà giro, se è intelligente farà raggrupare le macchine per creare una lotta alle sue spalle, è l'unico modo in cui il risultato può essergli favorevole», analizza da Abu Dhabi il team principal Red Bull. 

Verstappen e Ricciardo potranno essere competitivi a Yas Marina, ma in una gara normale è difficile immaginare possano lottare alla pari con Hamilton e Rosberg. Da qui la necessità di partire in testa per Hamilton e non creare un gap ampio sugli avversari, che darebbe a Rosberg la possibilità di gestire a sua volta. C'è un precedente, che indispettì non poco Nico: Gran Premio di Cina 2015. Allora in conferenza stampa, dopo la gara, Rosberg accusò Hamilton di non aver spinto al massimo per metterlo in difficoltà con Vettel, terzo. Il risultato finale fu comunque una doppietta Mercedes. 

«E' Nico che ha tutto da perdere. In realtà, chiudere tra i primi tre è un risultato agevole per un pilota Mercedes, ma siamo a fine ciclo vita per il motore e il cambio; credo guarderà gli specchietti più di chiunque altro in griglia, la posta in gioco è alta. Il compito di Lewis è per certi versi più facile», prosegue Horner, che avvisa però anche Hamilton: «Sono certo ci vorrà lassù, ma deve concentrarsi sulla sua gara perché se inizia a giocherellare potremmo battere anche lui». Proclami, per ora. La pista dirà venerdì quanto concretamente la RB12 sarà in forma a Yas Marina, dove Vettel ha trionfato in tre edizioni e vinto un mondiale, nel 2010, richiamato da Horner come esempio di come il pilota che non ha nulla da perdere possa riuscire nell'impresa.

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Situazione che appare diversa, perché la lotta allora era a tre, oggi è ristretta a due piloti e la marcatura di Rosberg dovrà limitarsi al compagno di scuderia: «Sebastian non aveva niente da perdere allora, andò e vinse la gara. La Ferrari vide Webber come la minaccia più grande per il campionato e scelsero di andare in copertura sul pilota sbagliato».

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