Warwick: non c'è alternativa a Silverstone

Warwick: non c'è alternativa a Silverstone© sutton-images.com
Il presidente del BRDC non crede all'idea di un GP a Londra e guarda a come incrementare i ricavi, anche ribattezzando alcune curve del tracciato

Fabiano Polimeni

31.01.2017 14:38

Non basta il record di pubblico per rendere sostenibile l'organizzazione di un gran premio. A Silverstone, gli introiti assicurati dalla vendita dei biglietti sono insufficienti per far fronte alla quota crescente richiesta dal contratto sottoscritto con Bernie Ecclestone. L'augurio di Derek Warwick, presidente del BRDC, è di poter accedere ad altri canali per rimpinguare le casse del club che organizza l'evento: «Con l'attuale contratto, l'unico modo in cui possiamo fare soldi da un gran premio, concerti a parte, è la vendita dei biglietti».

Nuove soluzioni o formule già riconosciute ad altri organizzatori da applicare al Gran Premio di Gran Bretagna. «Sappiamo in quale direzione andremo con Liberty e con Silverstone. Siamo molto fiduciosi di poter lavorare per realizzare un profitto con il gran premio nel 2017. Quel che Carey sta dicendo è la possibilità di allentare alcune restrizioni che Bernie aveva imposto nel corso degli ultimi anni in termini di merchandising, marketing, sponsorizzazione eccettera.

Sappiamo di fatto che ci sono alcuni circuiti con maggior flessibilità nei loro contratti rispetto a quanto abbiamo noi. Non crediamo che cambierà la quota da pagare, perciò dobbiamo trovare un modo migliore di incrementare i guadagni».

Tante possibilità tra quelle tirate in ballo da Warwick, certo non è esaltante l'idea di cambiare nome a certe curve, per monetizzare con gli sponsor. Quasi ogni curva di Silverstone ha una storia e anche attraverso i nomi si marca la differenza tra piste leggendarie e l'anonimato di chi deve ricorrere a un marchio qualsiasi per identificare un passaggio: «Chase dice che altri hanno contratti leggermente diversi dal nostro e che ci sono altre opportunità da utilizzare per incrementare le entrate. Sta dicendo che cambierà il modo in cui possiamo guadagnare da un gran premio. Potremmo avere più passeggiate in pitlane per i tifosi, concerti più grandi, maggiori sponsorizzazioni, ribattezzare le curve. Ci sono cose che si possono cambiare e non è stato possibile fare con l'attuale accordo».

Re Bernie deposto, è la fine di un'epoca

Warwick si dimostra molto scettico sulla possibilità che si corra un Gran Premio di Gran Bretagna lontano da Silverstone, l'idea di una gara a Londra, poi, viene liquidata come impensabile: «Non c'è nessun altro circuito nel Regno Unito in grado di ospitare un gran premio, non senza enormi investimenti, e parlo di centinaia di milioni. Non credo accadrà mai. Londra? Ne parliamo da 10 o 20 anni e so che Chase e Liberty vorrebbero andare in tutte le grandi città, ma riuscite a immaginare un gran premio intorno Hyde Park? Mai».

Divorzio all'italiana, Bruni lascia la Ferrari


  • Link copiato

Commenti

Leggi autosprint su tutti i tuoi dispositivi