Marko: "Il motore Renault sarà alla pari con Ferrari"

Marko: "Il motore Renault sarà alla pari con Ferrari"© sutton-images.com

In Spagna potrebbe arrivare la prima evoluzione della power unit, il divario da Mercedes sarà inferiore. Quanto varrà il "bottone magico"?

09.02.2017 12:57

Se il 2017 vivrà sullo sviluppo libero delle power unit senza il limite dei gettoni, stante il vincolo sull'alleggerimento di alcune componenti deciso un anno fa, le occasioni per introdurre un motore evolute saranno tre, a meno di non voler incorrere in penalizzazioni e arretramenti in griglia di partenza. Quattro power unit per affrontare i 20 gran premi in calendario, una media di 5 week end di gara per ciascuna unità, da gestire ricorrendo alla rotazione tra prove libere e qualifiche e tra circuiti più o meno esigenti sul propulsore.

Nel 2016 la prima importante evoluzione della power unit Renault venne provata nel corso dei test dopo il Gran Premio di Spagna e resa disponibile sulla Red Bull di Ricciardo a Montecarlo. Helmut Marko guarda agli sviluppi in cantiere e prospetta il debutto a Barcellona un motore evoluto. La libertà avuta dai motoristi con il nuovo regolamento ha portato anche Renault a rivedere completamente la filosofia progettuale: «I segnali sono incoraggianti e il divario si riduce. Dovremmo trovarci in una buona posizione dalle gare europee ed essere sul livello prestazionale della Ferrari, a meno che non facciano un gran salto in avanti e, pur non essendo ancora sullo stesso piano della Mercedes, il divario non sarà così vistoso da escludere una chance», ha commentato a Motorsport Magazin.

Ci sarà il tema della potenza pura da ricercare, ma anche quello dell'efficienza del propulsore, in termini di consumi e di recupero energetico in frenata, frangente che subirà anch'esso una radicale modifica in virtù del carico aerodinamico maggiore, delle gomme più larghe e di un impianto dai dischi rivisti nelle dimensioni (su AS in edicola, una dettagliata analisi sulla rilevanza della frenata nel 2017).

«Potremo usare lo stesso livello di incidenza alare delle Mercedes e non essere costretti a stare tre o quattro step al di sotto per non perdere troppo sui rettilinei», aggiunge Marko, riferendosi alle soluzioni di compromesso sull'assetto inseguite lo scorso anno. Più vago, invece, quando si parla del "bottone magico", la modalità utilizzata in alcune fasi - soprattutto in qualifica - dalla Mercedes, in grado di sfruttare al massimo il sistema HCCI e ottenere un surplus di potenza: «Se ci sarà una modalità speciale da usare in qualifica non è ancora chiaro, ma non credo sarà così marcata la differenza come in Mercedes».


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