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Formula 1 Belgio, Spa spiegata da Verstappen e Ricciardo

I piloti Red Bull pronti al Gran Premio del Belgio, per l’olandese quasi un appuntamento casalingo: “Non vedo l’ora di vedere le tribune tinte d’arancio”

Formula 1 Belgio, Spa spiegata da Verstappen e Ricciardo
©  sutton-images.com

Francesco CollaFrancesco Colla

21 ago 2017

Max Verstappen e Daniel Ricciardo scalpitano per tornare in pista. Terminate le vacanze anche per i torelli Red Bull si avvicina il momento di tornare in pista e l’appuntamento è di quelli seri. Domenica a Spa-Francorchamps si corre il Gran Premio del Belgio, 12° round stagionale della Formula 1 e per l’olandese Verstappen è quasi una gara di casa.

Nel 2016 erano stati migliaia gli “orange” che avevano colorato le tribune di Spa, quando Verstappen, protagonista di una manovra al limite ai danni di Raikkonen, era giunto 11° al traguardo. “Non vedo l’ora di correre a Spa – commenta Max -, amo la pista ed è bellissimo vedere così tanti fan orange sulle tribune. E’ la mia pista preferita dell’anno, dove non si può sbagliare nulla. Ma quando metti a segno un buon giro è una grande ricompensa”.

Con i suoi 7 chilometri, la cattedrale del motorsport belga è la pista più lunga del mondaiel, nonché una delle più impegnative per le gomme: “Il momento migliore è quando affronti l’Eau Rouge, quando Sali per la collina. E sebbene con le monoposto moderne si possa percorrere a gas spalancato è bello quando il fondo della macchina tocca l’asfalto e la senti diventare leggera. Quest’anno con le nuove macchine si andrà un po’ più veloci ovunque e dunque ci sarà ancora più competizione e più divertimento”.

Anche Daniel Ricciardo è un grande appassionato delle Ardenne, dove nel 2014 colse uno dei suoi tre successi stagionali: °Quando penso a Spa mi viene sempre in mente la mia vittoria – commenta l’australiano -. Certo quando vinci in condizioni “drammatiche” è più divertente ma una vittoria è sempre una vittoria. E sebbene quella volta riuscii a comandare senza troppe difficoltà posso ancora sentire la pressione. Non è mai facile come può sembrare”.

Per quanto riguarda la caratteristiche del tracciato, Ricciardo dice: “Mi piace molto la Pouhon (la curva 12, Ndr). E’ una curva veloce e in discesa, probabilmente la mia preferita, così come Les Combes. Invece l’ultima curva non è molto bella ma cruciale per mettere assieme un buon giro”. 

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