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Formula 1 Giappone, Pirelli sotto torchio a Suzuka

Insieme a Silverstone è una delle gare in assoluto più esigenti sulle gomme. Stress e forze laterali massime per la configurazione della pista e l'alto carico aerodinamico
Formula 1 Giappone, Pirelli sotto torchio a Suzuka
© Pirelli

Fabiano PolimeniFabiano Polimeni

3 ott 2017 (Aggiornato alle 12:56)

Uguali mescole tra Sepang e Suzuka, caratteristiche del tracciato piuttosto diverse. Per Pirelli sarà una prima volta senza la gomma dura nel Gran Premio del Giappone, sostituita dalla supersoft. Specifiche e caratteristiche del prodotto 2017 portano all'introduzione della slick a banda rossa ma, con l'eccezione di alcune scelte fatte dai team, la ripartizione dei set tra supersoft e soft risulta più equilibrata del solito. E' verso soprattutto nel caso di Mercedes e Ferrari, che operano allocazioni fotocopia, McLaren punta più di chiunque altro sulle supersoft, piuttosto aggressiva anche Red Bull.

Suzuka vuol dire danzare nella sequenza di esse veloci nel primo settore, impegnare lateralmente la gomma, su un asfalto mediamente abrasivo (3 su 5 la classificazione Pirelli) e dall'elevata aderenza; i carichi longitudinali rilevano meno, in un layout di pista fluido e con pochissime interruzioni e ripartenze da basse velocità, che richiede di conseguenza un carico aerodinamico medio-alto. Passaggi come la Spoon Curve nel secondo settore, la 130R nel terzo e il curvone Dunlop nel primo, sviluppano elevati G laterali e a lungo. Gomme molto stressate, al pari di Silverstone.

Sarà da esaminare la resa della supersoft, per capire se anche in Giappone sarà possibile passare dai due pit-stop del 2016 alla tendenza diffusa del 2017 di un unico pit. Usura e degrado sono tradizionalmente alti, valori da leggere anche in funzione delle condizioni meteo. Le prime indicazioni sul week end dicono di possibile pioggia al venerdì e al sabato, ambiente più caldo in gara e cielo nuvoloso. Un anno fa si corse con 26° C sull'asfalto, condizione che farebbe comodo a Mercedes. 

Un dettaglio segnala la severità del tracciato sugli pneumatici, riguarda le pressioni minime imposte dalla Pirelli, alte, con 22,5 psi all'anteriore e 20,5 psi al posteriore, rispettivamente con limiti al camber massimo di -3 e -1,75 gradi. 

«Per il Gran Premio del Giappone abbiamo nominato pneumatici più morbidi – e quindi più veloci – rispetto alla scorsa stagione, com’è avvenuto per diverse altre gare quest’anno. Nel caso di Suzuka ciò è particolarmente significativo, perché si tratta di uno dei circuiti più impegnativi dell’anno per i pneumatici; qui i carichi laterali sono importanti e possono causare degrado termico anche elevato nel caso in cui le gomme non siano gestite al meglio.

Sterzi a parte: Suzuka compie 30 anni di Formula 1

La gara in Giappone è una delle più amate dai piloti: con i pneumatici più larghi e le nuove monoposto che affrontano le curve più velocemente, vedremo livelli di carico e quindi valori di velocità in curva davvero elevati ed è molto probabile che anche qui il record della pista venga demolito», commenta Mario Isola.

 

 

 

Medie

Soft

Supersoft

Hamilton

MERCEDES

1

5

7

Bottas

MERCEDES

2

4

7

Verstappen

RED BULL

1

3

9

Ricciardo

RED BULL

1

3

9

Vettel

FERRARI

1

5

7

Raikkonen

FERRARI

2

4

7

Perez

FORCE INDIA

3

3

7

Ocon

FORCE INDIA

3

3

7

Massa

WILLIAMS

1

4

8

Stroll

WILLIAMS

1

4

8

Alonso

MCLAREN

1

2

10

Vandoorne

MCLAREN

1

2

10

Sainz

TORO ROSSO

1

3

9

Kvyat (Gasly)

TORO ROSSO

1

3

9

Grosjean

HAAS

2

4

7

Magnussen

HAAS

1

5

7

Hulkenberg

RENAULT

1

3

9

Palmer

RENAULT

1

3

9

Wehrlein

SAUBER

1

3

9

Ericsson

SAUBER

1

3

9

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