Formula 1 Giappone: Suzuka esalta Hamilton, Wolff attende la vera Ferrari

Formula 1 Giappone: Suzuka esalta Hamilton, Wolff attende la vera Ferrari© sutton-images.com
Le prove libere del venerdì restituiscono una Mercedes super competitiva. Toto Wolff analizza le prestazioni e spiega perché le Ferrari si avvicineranno al sabato. Lewis affascinato dalla sfida unica di Suzuka: "La pista che preferisco"

Fabiano Polimeni

05.10.2018 11:41

Non sarà facile spuntarla su questa Mercedes, a Suzuka. Tanto più se dovesse piovere sulla qualifica. Due turni di prove libere hanno esaltato Lewis Hamilton e lasciano Toto Wolff con più di un dubbio sul distacco inflitto alle Ferrari. Le W09 partono favorite, hanno dimostrato velocità e costanza sul passo senza soffrire alcun problema di blistering, diversamente dalle SF71H.

Domenica, in gara, tuttavia, dovremmo assistere a un capovolgimento climatico, dalla pioggia minacciosa sul venerdì, alla quasi certezza che arriverà sabato, a sufficienti garanzie di pista asciutta, bel tempo e temperature più elevate in gara. Sarà uno scenario nuovo, nel week end. E le avvisaglie di blistering avute oggi dovranno essere completamente risolte.

Dall’ambiente Mercedes, la fotografia più puntuale sulla condizione tecnica di partenza la fa Toto Wolff. Ferrari? Hanno abbassato un po’ la potenza del motore, in realtà stiamo perdendo un po’ sulle curve veloci e i tempi, al momento”. Sintomatico, a tal proposito, quanto (troppo) perda Vettel nel giro veloce nel terzo settore, solo 17”, nei quali rimedia 4 decimi.

Vedremo come andrà domani in qualifica, al momento i tempi ci lusingano. Al mattino loro erano più veloci praticamente su ogni curva ma hanno utilizzato una mescola più morbida. Quando abbiamo girato con la stessa gomma siamo sembrati guadagnare un po’ sul rettilineo.

Tutto questo mi fa dubitare sul fatto che abbiano davvero mostrato le loro prestazioni complete. Sulle esse sono un po’ più veloci, sarà un testa a testa nonostante i tempi sembrino indicare un divario più grande”.

L’analisi emozionale, invece, è espressa al meglio da Lewis Hamilton. Osservare il camera-car di un giro che, in caso di qualifica asciutta, verrà migliorato fino ad attaccare il record di un anno fa (circa 1” più rapido della prestazione nelle libere 2), racconta al meglio la sfida di Suzuka. Di curva 1 impostata ai 300 orari, delle esse affrontate sul filo dei 250, della curva Dunlop in progressione e in pieno, della prima delle due Degner, per non dire della Spoon con ingresso ai 280. “Non fanno più piste come questa”, dice Lewis.

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“C’è pochissimo spazio nella via di fuga, basta toccare un po’ l’erba e sei a muro. Suzuka è una, se non la pista in assoluto che preferisco, soprattutto il primo e secondo settore sono folli, il primo tratto sono le migliori montagne russe che abbia mai vissuto in una macchina di Formula 1”.

Racconta di come ci metta del proprio, a corredo di una Mercedes W09 tornata Armada: “Il bilancianciamento è piuttosto buono, me la sono goduta. Ogni anno che torno qui ci sono sempre dei punti nei quali posso migliorare; mi avvicino come pensando 'Ci sono quelle due o tre curve che quest’anno devo uccidere' e vado diretto. Quelle curve speciali le ho affrontate molto meglio di quanto non abbia mai fatto. Adesso devo stare lì, continuare e a lavorare, io e il team: stiamo lavorando così bene insieme nelle regolazioni di fino di questa macchina che amo guidarla più che mai”.

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