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Il manager scomparso il 25 luglio scorso diventa il decimo italiano ad essere inserito nella prestigiosa AHF
Andrea Cordovani
17 gen 2019 (Aggiornato alle 16:58)
Dal prossimo 18 luglio anche il nome di Sergio Marchionne entrerà nella Automotive Hall of Fame. "Marchionne è considerato anche uno dei più audaci leader della sua generazione, grazie al senso degli affari e all’approccio schietto e franco nell’affrontare problemi impegnativi” sottolinea in una nota la Hall of Fame.
A 80 anni esatti dalla sua nascita, la AHF ha premiato circa 800 personalità di tutto il mondo, tra le quali solo nove per l’Italia. Il decimo nome italiano, quello di Sergio Marchionne, andrà quindi ad affiancarsi a quello di giganti dell’auto di oggi e del passato come Enzo Ferrari (2000), Ettore Bugatti (2000), Giovanni Agnelli (2002), Giorgetto Giugiaro (2002), Battista “Pinin” Farina (2004), Nuccio Bertone (2006), Sergio Pininfarina (2007) e Luca Cordero di Montezemolo (2016) e Alberto Bombassei (2017).
Tra le celebrità dell’automotive di altri paesi, troviamo nomi come Henry Ford (1967), Ferdinand Porsche (1987) e André Citroen (1998). La cerimonia come si consueto si terrà a Detroit e assieme alla figura del compianto presidente vedrà altri tre riconoscimenti assegnati a Janet Guthrie (prima donna a partecipare alla 500 Miglia di Indianapolis nel 1976), Richard E. Dauch (scomparso nel 2013, fondatore della American Axle Manufacturing) e Pat Ryan (nome illustre nel settore finanziario dell’auto negli anni ’60).
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