Montezemolo: Alonso e Schumi i ferraristi più forti

Montezemolo: Alonso e Schumi i ferraristi più forti© sutton-images.com
L'ex presidente Ferrari si è congratulato con Fernando per la vittoria a Daytona e lo colloca, insieme al Kaiser, tra i piloti della Rossa più forti del dopo-Lauda

F.P.

29.01.2019 ( Aggiornata il 29.01.2019 18:52 )

A giocare la partita sul piano dei numeri, non c’è storia. Ma, si sa, Fernando Alonso ha raccolto in Formula 1 molto meno di quanto non avrebbe potuto per doti di pilotaggio. Verrebbe da dire che il raccolto è conseguenza anche di quanto seminato negli anni. Così, tocca ammirare le gesta in altre categorie, altri trionfi, anziché saperlo al via di un mondiale con una monoposto davvero competitiva. Di vere Cadillac in F1 ve ne sono una manciata e la gestione di un pilota come Fernando non è tra i desideri in cima alla lista. Uno scenario che, inutile negarlo, ha contribuito a tracciarlo il diretto interessato.

“Fernando non ha mai avuto un carattere facile, ma ha sempre dato tutto”, commenta Luca Cordero di Montezemolo ricordando gli anni ferraristi che lasciarono non poche delusioni all’asturiano. Daytona lo proietta nella storia, che proverà a rendere unica inseguendo la Indy 500. “Sono davvero molto contento (del successo nella 24 Ore; ndr) perché è un grandissimo pilota e ho dei bei ricordi con lui. Mi dispiace soltanto che nel 2010 e nel 2012 non sia riuscito a vincere il mondiale di Formula 1. La soddisfazione amara è che lottò fino all’ultimo giro dell’ultimo gran premio”.

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Una soddisfazione che, Alonso, decise non essere sufficiente e scelse il ritorno in McLaren, dove la mortificazione del talento ha raggiunto i massimi storici. Va oltre i numeri, le vittorie, i titoli mondiali, Montezemolo, per dire: “Ho ricordi di vittorie bellissime, come quella del 2010 a Monza o quella del sessantennale del Cavallino a Silverstone. E ora gioisco per lui. È stato un grandissimo pilota che spesso ha avuto difficoltà nell’essere uomo squadra. Tuttavia, penso che insieme a Schumacher sia stato il pilota più forte della Ferrari nel dopo Lauda”.

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Da uno Schumacher leggenda alle attenzioni, naturali, che ha scatenato l’ingresso di Mick nella Ferrari Driver Academy, che dovrà ancora maturare: “È un ragazzo serio e intelligente, ma occorre farlo crescere in pace, senza dargli troppa pressione. Di padre in figlio? Lo spero”.

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