Formula 1: Horner, tre gare per giudicare Red Bull

Formula 1: Horner, tre gare per giudicare Red Bull© sutton-images.com
Dal Salone di Ginevra, Christian Horner commenta la nuova energia trovata dal team dalla collaborazione con Honda e vede una Red Bull sul piano di Mercedes e Ferrari

Fabiano Polimeni

05.03.2019 ( Aggiornata il 05.03.2019 15:20 )

Si finisce col parlare di Red Bull, delle aspettative sul campionato, di quale sia l’ordine dei valori dopo i test invernali, anche a Ginevra. Scontato, in realtà. Adrian Newey e Christian Horner hanno fatto tappa al Salone dell’auto per svelare la hypercar Aston Martin Valkyrie nella specifica definitiva, da 1.176 cavalli, tre anni dopo l’avvio del percorso di sviluppo.

Il nuovo inizio con Honda lascia soddisfatti per il chilometraggio coperto della power unit nei test, nonostante alcuni dettagli da rivedere, come anticipato da Tanabe. C’è la sensazione d’aver colmato il divario che separava fino allo scorso anno Red Bull da Mercedes e Ferrari. C’è, soprattutto, nuova energia nel team.

Il cambio di motore ha stimolato l’intero team e in particolare Adrian. Vede che il motore si avvicina sempre più alle prestazioni dei team davanti. È davvero motivato e sta lavorando molto con tutti gli uomini e le donne a Milton Keynes”, commenta Horner a Sky Sports UK.

Motore con un divario prestazionale ridotto rispetto al passato, era la componente chiamata a migliorare di più, nel corso dell’inverno, per lanciare la sfida mondiale ai favoriti. Siamo fiduciosi di poter correre una buona stagione, il nostro compito è di chiudere quel gap da Ferrari e Mercedes”, prosegue Horner.

“È chiaro come la Ferrari sia apparsa molto competitiva dopo il secondo test. Mercedes sarà lì vicina, sono i campioni del mondo in carica e si sono certo impigriti”.

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L’alba del mondiale in Australia darà già un’indicazione sulla competitività di Red Bull, ma Horner rinvia le valutazioni sullo stato di forma dopo più gare. Tre: Australia, Bahrain e Cina, per capire dove si colloca questa RB15: “Credo che abbiamo assolutamente chiuso quel divario, non lo vedremo solo a Melbourne, che è una pista un po’ unica, ma guarda le prime tre gare e poi chiedimi di nuovo come stiamo andando.


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