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Wolff: un riesame del caso Vettel può anche aggravare la penalità

La Ferrari potrebbe avanzare la richiesta di riesame dell'episodio di Montreal. Toto Wolff sottolinea la possibilità anche di un aggravio della sanzione

Wolff: un riesame del caso Vettel può anche aggravare la penalità
© LAT Images

F.P.F.P.

14 giu 2019

L’idea può essere quella di avanzare una richiesta di riesame. Che, sulla penalità inflitta a Sebastian Vettel, potrebbe avere effetti positivi come, è nelle cose, una sanzione più dura. Nella scala di penalizzazioni che i commissari di gara possono infliggere nel corso di un Gran Premio, i 5” da scontare durante un pit-stop o da aggiungere al tempo di gara, sono la sanzione cronometrica più lieve.

La Ferrari, dovesse optare per la richiesta di riesame, dovrà produrre nuovi elementi, sconosciuti al momento della decisione assunta dai commissari, nonché elementi non disponibili, perché vengano valutati, ammessi e, successivamente, produrre una nuova decisione del collegio dei commissari.

I RISCHI DI UNA NUOVA VALUTAZIONE

Toto Wolff, intervistato dal giornale Osterreich, è tornato sull’argomento, per sottolineare come vi sia la possibilità che i commissari calchino maggiormente la mano. In linea teorica, potrebbe anche accadere.

Non riesco a immaginare nuovi fatti per una protesta Ferrari. Non puoi cancellare la penalità. Lo scenario peggiore sarebbe che i giudici, esaminati i dati, valutino come serva una punizione più dura, dice il team principal Mercedes.

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La vicenda Vettel ha assunto connotati che vanno ben al di là del semplice punto regolamentare. È diventata una partita tra correnti filosofiche, tra un “dovrebbe essere” che, la Formula 1 oggi non è – più libertà di un confronto in pista, anche duro – e uno stato di fatto di norme interpretate e applicate.

LE OPINIONI A FREDDO

Semplificando, tra chi reputa Vettel colpevole, quindi da sanzionare. E chi riporta la forza maggiore all’origine dell’episodio, pertanto da sorvolare. Più se ne discute, più si riconosce come i commissari abbiano ragione, come fa Nico Rosberg. Il fatto che a giorni di distanza siano tutti arrabbiati la dice lunga dell’importanza della Formula 1.

Ho parlato a lungo con Mattia Binotto, lui crede al 100% che la penalità non dovesse esserci. Io penso che si sbagli al 100%. Il fatto è che Vettel è uscito di pista e poi è rientrato. Ha guardato nello specchietto e ha stretto Lewis contro il muretto.

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Se Lewis non avesse frenato, si sarebbero scontrati. Per questo la penalità è giusta. Ok, è un episodio controverso, ma nel nostro sport non fai prigionieri, prendi quel che arriva”.

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