Sabato scorso, a Brisighella, l'esibizione al volante della Sauber C32 e la consegna del premio. Antonio succede a Valtteri Bottas. Tra i premiati, anche Simone Resta
Brisighella in festa, per il tradizionale appuntamento con il Trofeo Bandini. Va ad Antonio Giovinazzi il premio giunto alla ventiseiesima edizione. Dopo Valtteri Bottas tocca al pilota di Alfa Romeo Racing, che segna il ritorno di un pilota italiano in Formula 1. Prima di lui, l’ultimo pilota italiano vincitore del premio era stato Jarno Trulli, nel 2000.
“L’albo d’oro del Trofeo Bandini fa tremare le gambe. Ricevere questo premio è un grande onore ma soprattutto una grande responsabilità. Bisogna fare meglio e dimostrare di meritare di farne parte. Voglio condividere questo premio con ogni membro dell'Alfa Romeo Racing.
Ho sempre creduto che il duro lavoro fosse l'unico segreto per raggiungere grandi traguardi e sono sicuro che anche questa volta non sarà diverso”, le parole di Antonio.
La rincorsa ai primi punti stagionali prosegue e, in Francia, dovrebbero arrivare nuove componenti sulla monoposto, per riportare la C38 nella contesa per la top ten.
Off he goes - next stop, Brisighella! pic.twitter.com/KUF6YjCrdK
— Alfa Romeo Racing (@alfaromeoracing) 15 giugno 2019
Premio ed esibizione tra le stradine di Brisighella, al volante di una Sauber C32, modificata con la livrea Alfa Romeo Racing 2019. E il team italo-elvetico ha fatto incetta di premi, visti i riconoscimenti attribuiti al direttore tecnico Simone Resta, il capo dell’ingegneria in pista Xevi Pujolar e il responsabile dell’aerodinamica Jan Monchaux.
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