A Silverstone il meteo è tradizionalmente imprevedibile. La riasfaltatura dei 5.891 metri del circuito ha appiattito le sconnessioni, da verificare l'aderenza e il comportamento della gomma
È una Silverstone ancora diversa, quella che si prepara a ospitare la Formula 1. Circuito riasfaltato da poche settimane, per appiattire i dossi emersi dopo le operazioni di un anno fa e risolvere i problemi di drenaggio che hanno condizionato il week end di MotoGP.
Un intervento per rimediare al lavoro svolto nel 2018, che lasciò allora insoddisfatti i piloti, su tutti Lewis Hamilton. Pirelli porta la gamma di mescole più dure: C1, C2 e C3. Per le velocità in curva e il carico aerodinamico col quale girano le monoposto, Silverstone è tra le piste più dure sulle gomme dell’intero mondiale.
Non registra l’elevata abrasività dell'asfalto del Bahrain, ma i G laterali che si leggono alla Copse, poi su Maggots e Becketts, alla Stowe, in curva 1, diventano un impegno estremo per energia scaricata sulle gomme.
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Pressioni minime di gonfiaggio, così, molto alte, 24 psi davanti e 21 psi al posteriore, mentre l’angolo massimo di camber negativo non potrà superare i -2,75° sulle ruote anteriori.
L’asfalto di nuova posa, a meno di sorprese dell’ultim’ora e un’imprevedibile scivolosità, quando le F1 inizieranno a girare, darà un aiuto ULTERIORE ad abbattere il primato velocistico del 2018, l’1’25”892 staccato da Lewis Hamilton. Gomme sotto massimo stress, valori elevati si leggono anche alla voce aderenza e carico aerodinamico, mentre le stime Pirelli dicono di un’abrasione media.
"Il tracciato di Silverstone è stato riasfaltato recentemente e sarà molto interessante vedere quanto questo potrà influire sui tempi sul giro, rendendo questo circuito probabilmente ancora più veloce.
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Le tre mescole nominate sono le stesse del 2018 proprio per rispondere al meglio ai carichi laterali, tra i più elevati di tutta la stagione così come su altri circuiti quali Spa-Francorchamps e Suzuka”, spiega Mario Isola.
“Il nuovo asfalto e il meteo imprevedibile saranno le due incognite principali di questo weekend. Per i team sarà quindi ancora più importante del solito raccogliere il maggior numero di dati possibili nelle prove libere, in modo da definire al meglio la strategia di gara".
Pirelli è reduce dalla due giorni con Alfa Romeo in Austria, in prospettiva sviluppo 2020. A Silverstone, dopo il Gran Premio di Gran Bretagna, toccherà a Red Bull e Williams svolgere il lavoro fatto da Ericsson e Giovinazzi la scorsa settimana.
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