GP Germania, analisi qualifiche: ora serve l'orgoglio Ferrari

GP Germania, analisi qualifiche: ora serve l'orgoglio Ferrari© LAT Images

Dopo l'illusione nelle prove, le rosse affondano in qualifica: vedremo se riusciranno a rispondere in gara. Dove la prima fila è appannaggio di Hamilton e Verstappen mentre Raikkonen agguanta il 5° posto

Maurizio Voltini

27.07.2019 18:18

Dopo i risultati delle prove libere, sempre davanti con una o entrambe le macchine, la delusione per quanto (non) raccolto dalla Ferrari in qualifica è ancor più cocente. Subito problemi già in Q1 per Sebastian Vettel, costretto a tornare subito ai box (e quindi senza tempo) per problemi di sovralimentazione: in un primo momento è stato accusato il turbo, poi si è parlato dell'intercooler, ma il risultato (nullo) non cambia. Oltretutto i problemi tecnici hanno colpito anche Charles Leclerc, fermato dopo le Q2 da un problema all'alimentazione, in particolare con la pompa del carburante. Dunque anche lui senza tempo, pur figurando tra i primi dieci.

A stagione ormai compromessa – questa in Germania è la gara "giro di boa", trattandosi dell'11esima su 21 – cerchiamo di non sprofondare nel pessimismo anche se non è facile, ma ora da parte di tutti gli uomini Ferrari è necessaria e indifferibile una reazione d'orgoglio per la gara, "far vedere qualcosa" anche perché la macchina non è certo parsa lenta o inguidabile, a Hockenheim. Adesso sì che è il momento di cercare strategie alternative e idee (partenza dai box dopo aver sostituito tutto il sostituibile?) non quando si sta già tra i primi. Vedremo.

Intanto tutto ciò è servito a far sembrare quasi una passeggiata l'ennesima pole position di Lewis Hamilton (la quarta stagionale) ma non è stato davvero così. Infatti il pilota inglese ha rischiato di lasciare il posto a Esteban Ocon (pilota di riserva) per un'indisposizione al mattino però rientrata, anche se comunque non era al meglio della forma. Però Valtteri Bottas ha avuto qualche problema con i freni e non è andato oltre il 3° tempo, a 16 millesimi da quello che ha assicurato a Max Verstappen la seconda fila di partenza.

L'olandese ha rischiato anche lui di non proseguire in Q2 per problemi tecnici, che però sono stati in qualche modo risolti momentaneamente, anche se l'hanno costretto ad utilizzare le gomme soft rispetto alle medie scelte in precedenza (e scelte anche dal duo Mercedes e da Leclerc). Da parte sua Pierre Gasly sembra abbastanza staccato, ma solo perché gli è stato annullato il tempo ottenuto nell'ultimo passaggio, per aver allargato troppo; sarebbe stato molto più vicino, ma comunque quarto.

Ciò ha portato Kimi Raikkonen a mancare il 4° posto per soli 16 millesimi, ma già il 5° è comunque notevolissimo, a precedere Romain Grosjean di 3 decimi: emblematico che il francese sia riuscito a salire in terza fila con una configurazione della macchina di inizio stagione. Questo in una lotta nelle immediate retrovie davvero spettacolare: basti pensare che alla fine delle Q2 i piloti dall'8° al 13° (i due della Renault, per inciso) erano racchiusi in soli 33 millesimi! Così Antonio Giovinazzi è rimasto escluso dalla top ten per un solo centesimo, davanti a Kevin Magnussen per 3 ms.

In quest'ottica è da valorizzare parecchio anche la quarta fila di partenza ottenuta da Carlos Sainz e da Sergio Perez, quando Lando Norris non ha passato le Q1 per qualche noia di troppo e Lance Stroll si è classificato appena davanti. In Renault si sperava certo in qualcosa di più, ma comunque il 9° posto di Nico Hulkenberg e il 13° di Daniel Ricciardo possono certamente permettere di costruire una buona gara.

Anche Toro Rosso partiva con buone e giustificate pretese, ma Daniil Kvyat non è andato oltre il 14° tempo mentre Alex Albon è stato ostacolato da Norris nel giro decisivo in Q1 (episodio che però non è stato nemmeno considerato dalla direzione di gara) bloccandosi 17°. Mentre le Williams di George Russell e di Robert Kubica restano staccate di oltre 1 secondo dagli altri e hanno dietro solo Vettel senza tempo.


  • Link copiato

Commenti

Leggi autosprint su tutti i tuoi dispositivi