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GP Ungheria, Pirelli spera nella varietà delle strategie

Il gommista prospetta un week end di gara nel quale potrebbero ripetersi le diverse scelte tattiche viste nel 2018, per mescole utilizzate e numero di pit-stop

GP Ungheria, Pirelli spera nella varietà delle strategie
© LAT Images

Fabiano PolimeniFabiano Polimeni

31 lug 2019

Dalle oscillazioni estreme di Hockenheim, tra i 40° C delle libere e una gara segnata dalla pioggia, a un GP d’Ungheria che si annuncia all’insegna del meteo stabile: tre giorni con temperature previste al di sotto dei 30° C, sole dalle libere alla domenica del GP.

Mescole Pirelli che, per l’occasione, saranno ancora C2, C3 e C4, con scelte parte allineate per i team di vertice, eccezion fatta per Red Bull, con un solo treno di gomme dure, diversamente da Ferrari e Mercedes, a riservarsi un secondo treno da esaminare al venerdì.

L’Hungaroring è un circuito che impegna di continuo gli pneumatici, per il susseguirsi costante di curve. Lo stress, tuttavia, è su valori intermedi, così come l’abrasione dell’asfalto.

VARIAZIONI STRATEGICHE

Tra i temi del week end, in presenza di temperature dell’asfalto molto elevate, potrebbe emergere il rischio di degrado termico, mentre l’usura della gomma non è tra i punti centrali. Lo scorso anno Hamilton vinse con un solo pit-stop (Raikkonen terzo con 2 stop), strategia da inseguire anche quest’anno, considerate le difficoltà di sorpasso su un circuito piuttosto stretto.

La variabilità strategica potrebbe leggersi nelle diverse mescole da utilizzare in gara. “Questa è una gara che può riservare delle sorprese e in passato abbiamo visto che i team possono ottenere un buon risultato anche con monoposto meno performanti. Nel 2018, con tre mescole molto simili a quelle di quest'anno, sono entrate in gioco diverse strategie, dopo una qualifica condizionata dalla pioggia. Speriamo di avere la stessa varietà di tattiche anche quest'anno”, il commento di Mario Isola.

“Come da tradizione, l'Ungheria ospita l'ultimo gran premio prima della pausa estiva. Per i piloti, si tratta di una gara particolarmente impegnativa dal punto di vista fisico e strategico. È un tracciato piuttosto stretto sul quale è difficile sorpassare, oltre ad essere scivoloso fuori traiettoria. Di conseguenza, la posizione in griglia di partenza è fondamentale, così come la tattica”.

AGOSTO DEDICATO ALLO SVILUPPO

Circuito da alto carico aerodinamico, si classifica tra le piste impegnative sulle gomme per forze laterali esercitate, in particolare nel secondo settore e la lunga ultima curva.

Hungaroring che porterà la Formula 1 in vacanza, mentre Pirelli ha in programma una sessione di test nel mese di agosto, al Paul Ricard con la Formula 2 adattata per lo sviluppo delle gomme da 18 pollici, destinate a scendere in pista anche in Ungheria nel mese di settembre.

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