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Wolff, GP Russia: vittoria inattesa, a Suzuka novità in arrivo

Gli eventi hanno portato il GP di Russia nelle mani di una Mercedes che deve ritrovare la competitività in qualifica. Con la strategia si è ribaltato l'esito della gara a Sochi, in Giappone arriveranno aggiornamenti sulla W10

Fabiano PolimeniFabiano Polimeni

30 set 2019

Si è ritrovata con la strategia giusta nello scenario più favorevole, Mercedes. A Sochi, il GP di Russia cambia segno con lo stop di Vettel e una neutralizzazione che porta la gara nelle mani di Hamilton.

La necessità di “andare lunghi e sperare” era evidente sin dalla qualifica, al muretto Mercedes. Troppo veloci le Ferrari per contrastarle sul giro secco, tantomeno in gara a parità di condizioni strategiche.

Toto Wolff incassa il risultato ma non nasconde una realtà che impone un recupero di velocità nella prestazione al sabato. Arriveranno aggiornamenti a Suzuka, su un progetto che, da due gare, non riesce a preparare al meglio la gomma per il giro secco.

FERRARI, PRESTAZIONE CHE NON ABBIAMO

“Abbiamo vinto ed è importante, è un successo del tutto inatteso e, abbiamo visto una Ferrari molto veloce in qualifica, di prestazione, che oggi manca alla nostra macchina. Sulla carta sì, la Ferrari ha perso una vittoria e noi l’abbiamo conquistata”, spiega a Sky.

“Pur nella gioia per la vittoria, non dobbiamo perdere di vista il fatto che non avevamo il pacchetto migliore questo week end. Avremo degli aggiornamenti a Suzuka, soprattutto però dobbiamo tutti ragionare insieme nei prossimi giorni e capire come massimizzare il pacchetto in Giappone, per estrarre ogni goccia del potenziale e tornare più competitivi”.

GOMME MEDIE E VSC CHIAVE COMBINATA

Competitività che si è vista in gara nello stint su gomma morbida, mentre in avvio Lewis Hamilton ha fatto tutta la differenza nel provare a seguire il passo delle Ferrari. Cruciale la VSC, per il risparmio di tempo assicurato sulla sosta ai box, nel modificare l’esito del Gran Premio, senza non sarebbe stato sufficiente correre con il vantaggio di mescola nel secondo stint, ha ammesso Toto Wolff: il delta di velocità non sufficiente per attaccare una Ferrari.

Leggi anche: GP Russia, l'analisi: quando la doppietta passa di mano

“Siamo partiti con gomme medie per avere la flessibilità di variare il primo stint, sia per avvantaggiarci di una possibile Safety Car dopo che la Ferrari avesse fatto il pit, ma anche per avere la possibilità di utilizzare la gomma morbida nello stint finale.

Siamo andati lunghi, poi la corsa è andata in nostro favore con la VSC per il guasto di Vettel. Entrambi i piloti hanno svolto un lavoro fantastico, Lewis è stato implacabile, esercitando pressione e restando aggrappato alle Ferrari nello stint iniziale, poi riuscendo a gestire bene dopo lo stop.

Leggi anche: GP Russia, Hamilton: "Ho dovuto lottare, forse anche senza SC…"

E’ una di quelle gare che dimostrano come i punti di assegnino alla domenica e non al sabato, soprattutto che non puoi mai mollare. Siamo riusciti a fare doppietta anche se non avevamo il pacchetto più veloce”.

SORTE SEGNATA SUL RETTILINEO

Velocità Ferrari sul dritto richiamata anche da James Allison per approfondire: “In qualifica abbiamo corso sentendo che, qualsiasi posizione avessimo ottenuto, sarebbe stato improbabile essere in testa dopo curva 2, per il lungo rettilineo e la forza dell’effetto scioa. Così, utilizzare le gomme medie nello stint iniziale, ci ha dato la possibilità di recuperare e siamo stati fortunati nel modo in cui si è sviluppata la corsa”.

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