Renault, GP Giappone con una nuova ala anteriore

Renault, GP Giappone con una nuova ala anteriore© LAT Images

Il direttore tecnico Chester anticipa gli sviluppi in arrivo, piccole modifiche per ricercare maggior carico e aderenza sull'anteriore. In Williams, prove di 2020 con un'ala sperimentale

Fabiano Polimeni

09.10.2019 ( Aggiornata il 09.10.2019 12:35 )

Una rincorsa al quarto posto nella forma ancora aperta, tuttavia, difficilissima nella sostanza del recupero che Renault dovrà produrre su McLaren, visti i 33 punti di distacco. A Suzuka andrà in pista una RS18 evoluta, interventi che il direttore tecnico Nick Chester anticipa saranno concentrati sull’ala anteriore e la gestione dei flussi davanti alle pance.

Dal 2020 è atteso un concept progettuale della monoposto differente, come ha anticipato Daniel Ricciardo nei mesi scorsi. Per il rush finale di campionato, invece, si prova a migliorare il comportamento dell’avantreno, come spiega Chester.

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“Con molte variazioni di altitudine, lunghi rettilinei che finiscono in chicane strette o tornanti, e curve interessanti, Suzuka costituisce una sfida da affrontare correttamente. Richiede nel primo settore un'elevata precisione e grip dell’anteriore nei cambi di direzione ad alta velocità ma con sufficiente stabilità per dare fiducia al pilota.

Introdurremo una nuova ala anteriore, abbiamo anche una nuova ala sul telaio. Esternamente sono modifiche lievi ma ci aspettiamo diano più carico e aderenza come risultato”.

METÀ GRUPPO AFFOLLATO

Un confronto che si è fatto ancor più serrato e comprende voci recentemente con una presenza stabile in zona punti , quello a metà schieramento. Aspettando un recupero di Alfa Romeo, Racing Point punta a costruire un finale di stagione solido e il risultato di Perez in Russia, 7°, ha confermato il team di Silverstone ancora nella top ten.

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Da seguire, poi, Toro Rosso. A Suzuka già lo scorso anno ottenne un eccellente risultato in qualifica, portando due macchine al 6° e 7° posto.

HULK, SERVE UNA GARA PULITA

Qualifica che pure ha visto Renault far bene a Sochi, Hulkenberg 7° e Ricciardo 10°, salvo mancare l’appuntamento in gara. “E’ frustrante aver mancato i punti a Singapore e in Russia viste le posizioni di partenza e il passo competitivo. Siamo ancora in lotta per il quarto posto, dobbiamo concentrarci gara su gara ed estrarre tutto dal week end. Soprattutto le nostre domeniche devono essere più pulite, ed è qualcosa dovuta a una serie di fattori: miei, da parte del team e cose che non possiamo controllare.

In Giappone dobbiamo ambire a ottenere tanti punti”, spiega Hulkenberg.

WILLIAMS, ALA NUOVA E STUDI DI 2020

Per un’ala anteriore programmata nel piano di sviluppo Renault e da sfruttare nelle ultime gare stagionali, a Suzuka ci sarà una Williams in fase di sperimentazione sul 2020. Interesserà l’ala anteriore e andrà a esplorare una soluzione alternativa di gestione dei flussi lungo la monoposto, nell'ottica di allontanare le turbolenze nocive delle ruote anteriori.

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Modifiche che saranno evidenti dall’esterno nelle differenze concettuali rispetto alla specifica odierna e, come annunciato dall’ingegnere di pista Dave Robson, quanto fanno altri team, divisi tra la “scuola Ferrari-Alfa Romeo” e la via “Mercedes e Red Bull”.

Con un week end all’insegna del maltempo, andrà verificato il programma di prove al venerdì e la possibilità di ottenere riscontri utili, di verifica della correlazione con la galleria del vento, in casa Williams.


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