Charles torna sulla tattica adottata in Messico, rivelatasi errata, e spiega l'analisi condotta insieme al team per migliorare le decisioni in gara. A Austin per difendere il terzo posto, un obiettivo comunque da portare a casa
Passo gara e decisioni strategiche, due punti sui quali serve ancora un miglioramento. Charles Leclerc ha alle spalle un GP del Messico avaro di soddisfazioni, dopo la prima fila guadagnata sul campo e una pole ereditata dalla penalizzazione di Verstappen.
Solo quarto sotto la bandiera a scacchi, risultato condizionato dalla scelta dei due pit-stop, la strategica più lineare dalle previsioni Pirelli, una scelta “necessaria” dalla testa della corsa. “Non mi piace parlare di cosa sarebbe stato se non ci fossimo fermati due volte.
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Sappiamo che in Messico è difficile seguire altre macchine, il passo del primo stint era positivo, ci sono state tante cose molto positive, c’era la prestazione ma dobbiamo provare a far sì che queste cose non accadano più.
Sicuramente c’è qualcosa da fare meglio in queste decisioni, ho parlato con il team per provare a migliorare per il prossimo weekend”, spiega Charles a Austin.
Confrontarsi sulle opzioni tattiche, come avvenuto per Vettel. Un insegnamento in più da mettere nel bagaglio di questo 2019.
Un mondiale che vede Leclerc, Verstappen e Vettel in lotta per l’ultima posizione sul podio iridato, un dettaglio certo rispetto all’unica posta che conta. Charles è al momento terzo con 236 punti, Seb a 230 e Max a 220, con tre gare ancora da disputare.
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“Qualcuno ha deciso che arrivare sul podio del Mondiale avrà un peso sulle gerarchie interne al team. Non è assolutamente così, lo abbiamo già detto, prima viene l’interesse della squadra.
L’anno scorso battagliavo per la 12° o 13° posizione in campionato, quest’anno è per il podio. Voglio finire il più in alto possibile, darò assolutamente tutto”.
A partire da una fredda Austin, temperature invernali che porteranno l’accento sul comportamento della gomma. Sarà un po’ come tornare al febbraio scorso dei test, “eravamo molto competitivi a Barcellona in inverno, è passato tanto tempo. Per noi non cambia, se il freddo sarà un problema lo sarà per tutti e proveremo ad adattarci.
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Ci sono rettilinei piuttosto lunghi, dovremmo essere competitivi. Dire quanto, lo vedremo al sabato e domenica, ma sono piuttosto fiducioso”.
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