GP Stati Uniti F1: Albon 5° tra danni e gomme non utilizzabili

GP Stati Uniti F1: Albon 5° tra danni e gomme non utilizzabili© sutton-images.com

Una "gara strana" per Alex, con inconvenienti sia alla prima curva (urto con Sainz) sia per quanto riguarda le mescole disponibili, che l'hanno costretto a tre soste

Maurizio Voltini

04.11.2019 ( Aggiornata il 04.11.2019 16:10 )

Se è pur vero che arrivare nei primi sei è il minimo, quando sei pilota in uno dei tre top team, la gara di Alexander Albon va considerata positivamente se non altro per quanto sia stata travagliata. Arrivato 5° grazie al ritiro di Vettel, il pilota tailandese è stato infatti coinvolto al via in un contatto con Carlos Sainz piuttosto violento, preso a tenaglia tra lo spagnolo e Leclerc alla prima curva, che ha poi condizionato la gara di entrambi. Infatti, pur se sarebbe stato lecito aspettarsi problemi ben maggiori dal salto dopo la toccata tra le ruote che l'ha fatto ricadere proprio sul cordolo, Alex è stato costretto a passare ai box subito a fine primo giro anche per controllare i danni (soprattutto al fondo e all'ala davanti) approfittandone per sostituire le gomme (da soft a medie) ma tornando in pista "buon ultimo".

In questi casi solitamente sarebbero state montate le gomme hard per cercare di "tirare lungo" il più possibile, ma stavolta non lo si poteva fare. Infatti tra i problemi di Albon ve n'è stato uno davvero inusuale: il suo set di Pirelli hard non era utilizzabile. Come ha spiegato Chris Horner, «nell'installation lap di sabato con le hard è stato riscontrato un "cold crack" su un pneumatico e così la Pirelli non ci ha autorizzato l'uso di queste gomme. Avendole usate, non è stato nemmeno possibile sostituirle, per cui non abbiamo avuto questa possibilità strategica in gara».

Il cosiddetto "cold crack" è una crepa che si verifica sotto la superficie del battistrada (per questo viene evidenziata solo dopo l'uso) a causa di un "congelamento" del pneumatico, conseguente probabilmente a un non accorto stoccaggio durante le freddissime notti avute ad Austin, con temperature sotto lo zero.

Così Albon è stato costretto ad alternare soft-medium-medium-soft in una forzata tattica a tre soste (unico nel GP oltre a Gasly) che l'ha spesso visto costretto a superare ripetutamente macchine che aveva già passato. Una rimonta non facile fino al 5° posto finale (abbiamo contato 17 sorpassi) anche perché non aiutata da alcuna safety car, che gli è valsa i complimenti di Horner: «Penso che Alex abbia fatto un'altra volta un ottimo lavoro. Superare tutto quel traffico è stato fenomenale». Un risultato che oltretutto gli ha consentito di salire in sesta posizione in campionato per 4 punti su Sainz: «È stata una gara strana ma mi sono divertito, con tanti bei sorpassi», ha dichiarato alla fine il pilota tailandese.


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