GP Brasile, nuova direttiva FIA sulla power unit

GP Brasile, nuova direttiva FIA sulla power unit© sutton-images

Il chiarimento segue quello alla vigilia di Austin sul flussometro e interessa, questa volta, i limiti all'impiego di fluidi infiammabili in camera di combustione dai sistemi di raffreddamento

Fabiano Polimeni

14.11.2019 ( Aggiornata il 14.11.2019 10:29 )

Dalla direttiva tecnica sul flussometro, replica della FIA agli interrogativi avanzati da Red Bull – su un’indicazione proveniente da Mercedes, stando ai rumours – alla vigilia del Gran Premio del Brasile, nella quale registrare un nuovo documento dal dipartimento tecnico della Federazione, la TD 38/19.

Direttiva questa volta emessa autonomamente dalla FIA quale ulteriore chiarimento su strategie di funzionamento della power unit vietate. A riportare l’emanazione della direttiva è il giornalista Michael Schmidt su Auto Motor und Sport.

La materia all’attenzione della Federazione riguarda l’immissione in camera di combustione di fluidi infiammabili, provenienti dai sistemi di raffreddamento. Sulla materia, generale, di cosa oltre al carburante può essere bruciato in camera di combustione ha rappresentato, nel recente passato, materia di approfondita discussione e restrizioni imposte in più tempi.

I limiti sull'olio 

Si ricorderà il limite nella quantità di olio ammesso in camera di combustione, con i vantaggi offerti dalla presenza di additivi in grado di incrementare lo sviluppo della potenza da parte del motore termico.

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Nel 2017 la FIA intervenne per ridurre da 1,2 kg/100 km a 0,9 kg/100 km il valore massimo (0,6 kg/100 km dal 2018), avvenne dal GP d’Italia e sulle nuove power unit, provvedimento che portò Mercedes – indiziata dai team rivali di essere tra i motoristi a utilizzare maggiormente la pratica – a introdurre la quarta power unit in Belgio, restando vincolata così al limite precedente di 1,2 kg/100 km.

Raffreddamento e alimentazione

Con la direttiva 38/19, la FIA ha ribadito un altro limite, il divieto di utilizzo in camera di combustione di liquidi infiammabili provenienti dal sistema di raffreddamento dall’intercooler, l’aspirazione o il sistema di recupero energetico.

Materia regolamentata dalle norme tecniche all’articolo 7, che specifica come “i sistemi di raffreddamento della power unit, compreso quello dell’aria destinata alla combustione, non devono intenzionalmente fare uso di calore latente di vaporizzazione di alcun fluido con l’eccezione della benzina per il normale scopo della combustione nel motore”.

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Interpretazioni regolamentari “autentiche”, sollecitate o meno, che indirettamente puntano a coprire quanti più ambiti possibili sui quali un motorista può sviluppare un vantaggio di potenza dalla power unit, al centro delle attenzioni dei team rivali della Ferrari sin dallo scorso anno, a interrogarsi sulla posizione di supremazia raggiunta a Maranello intorno al motore turbo ibrido.


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