Briatore su Leclerc: serve una Ferrari a mezzo decimo da Mercedes

Briatore su Leclerc: serve una Ferrari a mezzo decimo da Mercedes© sutton-images

L'investimento su Leclerc, l'importanza di un progetto tecnicamente valido, i rumour su Toto Wolff. Flavio Briatore indica quali devono essere le priorità Ferrari per il futuro

F.P.

23.12.2019 ( Aggiornata il 23.12.2019 17:59 )

Troppo importante il fattore monoposto nella moderna Formula 1 per non investire tutte le risorse nella realizzazione di un progetto vincente, prima ancora che sul mercato piloti. Il contributo del pilota vale gli ultimissimi decimi.

Così, in prospettiva, Flavio Briatore non ha dubbi sulle scelte che dovrebbe compiere la Ferrari. Il prolungamento di contratto offerto a Charles Leclerc è la “puntata” corretta, oltreché a cifre del tutto vantaggiose in relazione ai piloti già iridati e anche allo stesso Verstappen.

Anche una questione di costi

Hamilton o Leclerc? Ai microfoni de La politica nel pallone, Briatore non ha dubbi: “Io, tra Leclerc e Hamilton 2021, tengo Leclerc. E mi costa anche meno… Hamilton ci vuole metà del budget…”.

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Se le prospettive sul mercato piloti, un Hamilton futuro ferrarista una possibilità, sul fronte del management non crede affatto al rumour circolato nelle scorse settimane, alimentato da Eddie Jordan, difficile da immaginare per i molteplici interessi: Toto Wolff a Maranello.

Wolff resta in Mercedes

“Ho cenato l’altra sera con Toto, lui rimane lì (Mercedes; ndr) è azionista; non ha nessun senso, un azionista va a fare il dipendente di un altro team. I problemi non li risolve Wolff, lì serve un leader che la Ferrari al momento, con tutto rispetto per Binotto, non ha”, commenta Briatore.

Il pilota e l'esempio Renault

Tra i “problemi” da risolvere c’è la necessità di sviluppare una monoposto competitiva, fattore cruciale nelle chance di vittoria, di gran lunga più del fattore pilota. “È importante la macchina. Tutti sti piloti, abbiamo visto Ricciardo, la Renault gli ha dato una barca di soldi, era meglio investirli nello sviluppo della macchina.

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Abbiamo avuto l’esempio di Alonso quando era in Ferrari, giocava sì i mondiali, era uno che poteva portare la macchina a un certo livello, poi basta guardare il secondo pilota della Ferrari dov’era.

Credo che la Ferrari debba lavorare tecnicamente per avere una macchina che sia a mezzo decimo dalla Mercedes, poi il pilota farà la differenza. La differenza il pilota non te la fa sui 5 decimi, te la fa sui 2 decimi, 2 decimi e mezzo”.


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