Melbourne indicherà il potenziale del progetto Alfa Romeo 2020, Vasseur e Raikkonen sottolineano la necessità di correre un mondiale nel quale progredire costantemente
Dai test invernali è emersa una frattura nel confronto tra squadre di metà schieramento, tra chi ambisce alle posizioni a ridosso dei big – Racing Point, McLaren, Renault, più AlphaTauri da tenere d’occhio – e chi è apparso un po’ staccato, un terzetto con Alfa Romeo, Haas e Williams. Nicholas Latifi confida nei progressi compiuti con la FW43 per agganciare Alfa e Haas, da venerdì, primi giri all’Albert Park, il quadro sarà un po’ più chiaro.
Non del tutto veritiero, viste le caratteristiche uniche del circuito cittadino. “Arriviamo a Melbourne vogliosi di scoprire come ci posizioniamo rispetto ai nostri avversari, qualsiasi sarà il risultato non ce ne staremo seduti sugli allori né sprofonderemo nella disperazione.
Questo primo appuntamento è l’inizio di un nuovo capitolo, nel quale puntiamo a compiere progressi settimana dopo settimana. I paletti si spostano a ogni nuova gara, come noi, i nostri avversari, lo sviluppo della macchina, dovremo perciò fare del nostro meglio da qui ad Abu Dhabi”, le parole di Frederic Vasseur.
L’esigenza di assicurarsi uno sviluppo continuo nell’arco della stagione sembra essere il tema ricorrente all’interno della squadra. Dopo un 2019 con sprazzi di competitività, concluso solo all’ottavo posto nel mondiale Costruttori, da Alfa Romeo ci si aspetta maggior costanza di risultato.
“Non importa se è l’inizio o la fine della stagione, ogni gara assegna lo stesso numero di punti ed è l’occasione per fare del nostro meglio.
È sempre difficile prevedere le prestazioni per la prima gara dell’anno, pur avendo dato del nostro meglio nei 6 giorni di test a Barcellona, sapremo dove siamo solo dopo l’Australia. Tutta la squadra ha lavorato sodo per migliorare la monoposto rispetto allo scorso anno, abbiamo fatto i compiti e sono fiducioso potremo ottenere buoni risultati a Melbourne”, dice Kimi Raikkonen.
Dall’Australia parte una stagione fondamentale anche per Antonio Giovinazzi, “non sono più un rookie quest’anno, sento di essere meglio preparato al week end rispetto a 12 mesi fa. Adesso dbbiamo solo andare in pista e vedere dove siamo.
Non vedo l’ora di iniziare la stagione, durante i test invernali cresce l’eccitazione a ogni giorno che passi in macchina, però è solo quando ti siedi nell’abitacolo a Melbourne per la prima volta che senti davvero le emozioni scorrere nelle vene”.
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