La riduzione dell'ingaggio, la lunga attesa per un ritorno in pista incerto, gli eSports e le preferenze di Max su iRacing anziché il videogioco ufficiale della F1
C’è una Formula 1 che, oggi, discuterà nuovi punti del proprio futuro, post-coronavirus e come trasformare la crisi in una palla da cogliere al balzo per riposizionare i valori di spesa su un limite inferiore ai 175 milioni di dollari definiti dal budget cap. C’è McLaren a “capeggiare” il fronte, che lascia più di un interrogativo.
Da Woking è partita la messa in congedo di una parte dello staff, per altri ci sarà una riduzione dei salari, misura che i piloti hanno voluto sposare. Una linea che segue provvedimenti decisi da altri sport, sulla quale Lando Norris è tornato per commentare come “sia la cosa migliore per tutti, compreso me stesso, accertarci al momento che chiunque possa proseguire il proprio lavoro quando potremo tornare a lavorare.
If last nights practice session was anything to go by, we're all in for a treat tonight
— #L4NDO (@TeamL4NDO) April 5, 2020
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È un momento triste per i piloti, lo staff e tutti in Formula 1. Ci sono così tante ragazze e ragazzi che lavorano moltissimo e da molti anni, che in inverno costruisconola macchina, poi arrivo al punto in cui ogni cosa è messa in pausa”, spiega intervistato da Sky Sports UK.
Un contributo alla causa McLaren, condiviso con i vertici, tutti a ridurre proporzionalmente i propri ingaggi e seguire i sacrifici chiesti ai dipendenti. “Spero di no, però quest’anno potremmo non fare molto, potremmo anche non correre alcune gare. Vedere tutti seduti a casa mentre il nostro desiderio e amore è nel lavorare sulla macchina, trovare prestazione e provare a vincere delle gare, è un momento triste per tutti.
Ridursi l’ingaggio è la cosa migliore che possiamo fare per il nostro team, così da garantirci che quando potremo tornare al lavoro tutti potranno farlo e ritornare alla normalità, piuttosto che dove cambiare le cose”.
Quel che il coronavirus ha stravolto è l’abitudine al week end di gara, sostituito da un succedaneo buono per l’intrattenimento, per un lato ludico che riempia il vuoto della Formula 1 e delle corse: gli eSports. E Norris può considerarsi protagonista assoluto, mattatore delle sessioni di corse online che ha trasformato in occasione per offrire un contributo e raccolta fondi a supporto della lotta alla Covid-19.
Non sono mancati i siparietti divertenti su F1 2019, una piattaforma che Max Verstappen – con buona pace di Codemaster, sviluppatore del gioco – non sembra amare particolarmente. Sul punto, Norris ha spiegato: “Il gioco della F1 è davvero divertente, corri su una monoposto, ti dà la sensazione di velocità e tutto. Hai le sensazioni di guidare una F1 per certi aspetti e, cosa positiva, riesci a correre su molte delle piste del campionato.
Però ci sono altri programmi, come iRacing, che utilizziamo per correre tra noi (piloti; ndr) e c’è maggior varietà. Può correre sulle macchine GT, monoposto, puoi fare molte cose differenti. È per questo che credo Verstappen si diverta di più, il passare da una macchina all’altra, la varietà, piuttosto che guidare sempre cose della F1.
Non credo abbia utilizzato molto il gioco F1 2019, dice sempre che quando partecipa a qualcosa vuole vincere. Non so se non vuole unirsi perché sa che non vincerà o perché non ci ha passato molto tempo e non è molto sicuro”.
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