Giovinazzi dalla quarantena: 'Monza indimenticabile, Hockenheim estenuante'

Giovinazzi dalla quarantena: 'Monza indimenticabile, Hockenheim estenuante'© sutton-images

Antonio racconta la quotidianità senza Formula 1, ripercorre i momenti del 2019 e aspetta il ritorno al volante su un'Alfa Romeo migliorata rispetto ai test. A tutti, un messaggio di speranza: "Siamo un popolo forte, lotteremo e lo saremo ancora di più"

F.P.

08.04.2020 ( Aggiornata il 08.04.2020 12:46 )

La quarantena di Antonio Giovinazzi raccontata in una quotidianità nuova per un pilota, in questa fase dell'anno, tra l’allenamento obbligatorio che non puoi saltare, le sperimentazioni culinarie e il mondo degli eSport, che lo ha visto in griglia domenica scorsa nella Virtual GP Series organizzata della Formula 1.

In più, un messaggio che è anche ringraziamento di quanti operano sulla prima linea della lotta contro la pandemia del virus Sars-CoV-2: Siamo un popolo forte, sono certo che lotteremo e torneremo più forti di prima. Massimo supporto a tutti i dottori che lavorano duramente, 24 ore al giorno, siamo davvero forti e torneremo a esserlo più di prima. È un messaggio di speranza rivolto non solo al popolo italiano ma a tutto il mondo: dobbiamo lottare, seguire le regole e presto torneremo a fare quel che ci piace”.

Sprazzi di quotidianità raccontati su Instagram, dal canale della Formula 1. Esercizi e alimentazione controllata per conservare un regime da atleta, come tutti i piloti, in attesa di conoscere quale 2020 sarà, al volante. “Non sappiamo in realtà quanto partiremo, dobbiamo tenerci allenati e quando partirà non potrai essere 6-7 kg sovrappeso. Mi tengo in contatto con il mio preparatore e adatto l’allenamento qui a casa.

Poi ho il simulatore, ho corso la prima gara lo scorso week end ed è stato davvero divertente, anche per le persone a casa che vogliono vedere un po’ di azione”.

Feeling quasi reale dal Virtual GP

Quinto al traguardo, impressioni di una F1 al videogame che ricalcano quelle registrate da Charles Leclerc. “Quando abbiamo iniziato la qualifica, il feeling era come se fossi a Melbourbe. È stato davvero bello, dopo la gara sudavo tantissimo; è molto insidioso e difficile essere consistente ogni giro, ovviamente non hai tutti i feedback dal simulatore, ma ci siamo riusciti ed è stata una cosa divertente per i tifosi”.

Dal virtuale a una realtà ferma ai test di Barcellona, un’Alfa Romeo apparsa un po’ staccata dai migliori a metà schieramento, con Racing Point, Renault e McLaren a esprimere un potenziale all’apparenza superiore. Bocce ferme da allora, in pista.

Sappiamo dove migliorare la monoposto

È proseguito il lavoro in fabbrica e, al netto dello stop che dovranno osservare le squadre, 35 giorni di inattività – 21 dei quali per Alfa Romeo prossimi alla scadenza, lunedì prossimo –, si può pensare su quali aspetti lavorare della monoposto: “I test sembrerebbero uno scenario di molto tempo fa. Non sappiamo dove siamo, aspettavamo Melbourne per capire dove fossimo esattamente rispetto agli avversari ma purtroppo non è andata.

Sappiamo quali sono i punti nei quali possiamo migliorare, possiamo usare questo tempo per migliorare e provare a recuperare. Sarà interessate, non vedo l’ora di iniziare di nuovo. Adesso dobbiamo attendere che migliori la situazione e poter fare tutti, di nuovo, quel che facevamo, tornare alla normalità”.

In prospettiva, il 2020 di Antonio Giovinazzi può rivelarsi una stagione di grandi opportunità, lui tra i possibili candidati a sostituire Vettel, nel caso in cui tra Seb e la Scuderia non si dovesse arrivare a un accordo.

Monza, Interlagos e Hockenheim da ricordare

Per un futuro tutto da scrivere, c’è uno sguardo al 2019 dal quale estrarre tre istantanee. Monza, la gara preferita in assoluto, “è stata speciale. Il migliore risultato è stato in Brasile ed è stato speciale anche lì, ma di più lo è stata Monza, per il supporto dei tifosi, della famiglia, quando ho tagliato il traguardo è stato davvero importante”.

Punti agguantati anche a Hockenheim, gara più difficile e impegnativa sul piano mentale, per le condizioni estreme. Un risultato purtroppo cancellato, per l’irregolarità rilevata nella taratura dello stacco frizione in partenza, tanto sulla monoposto di Antonio che quella di Kimi Raikkonen.

E’ stata davvero una caotica, mentalmente dopo la gara ero distrutto. È così facile commettere un errore che comprometta tutto, mentalmente era fissarsi il target di andare all’80%, perché al 100% avresti commesso un errore. Sapevo che senza errori sarebbe arrivato un grande risultato. È stata davvero una gara dura dura, abbiamo ottenuto un gran risultato, sesto e settimo posto, l’abbiamo meritato”.

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