GP Ungheria, Tanabe: Honda non ha ancora il passo Mercedes

GP Ungheria, Tanabe: Honda non ha ancora il passo Mercedes

Le caratteristiche dell'Hungaroring andranno a mascherare il gap di velocità in rettilineo. Cruciale la prestazione in qualifica e l'affidabilità in un GP d'Ungheria solitamente torrido, forse non nel week end alle porte

F.P.

16.07.2020 ( Aggiornata il 16.07.2020 12:24 )

In condizioni normali di gara, la qualifica all’Hungaroring decide una grandissima fetta delle chance di vittoria in gara. Questione di sorpassi problematici e di temperature delle monoposto da tenere sotto controllo - leggi anche "distanza di sicurezza" da tenere dalla macchina davanti -, in un GP d’Ungheria tradizionalmente con il gran caldo a mettere sotto pressione monoposto e gestione delle gomme.

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Di normale, nel mondiale 2020, non c’è nulla e le sorprese potrebbero continuare anche nel week end alle porte, sotto il profilo meteo. Previsioni molto variabili indicano la possibilità di leggera pioggia tra sabato e domenica, Gran Premio che potrebbe corrersi in condizioni meno calde delle previsioni iniziali con 30° C nell’aria.

Austria chiara indicazione 

Le due gare a Spielberg hanno certificato il vantaggio Mercedes nella prestazione sul dritto, l’Hungaroring dirà se Red Bull e Honda possono sfidare alla pari le W11 in tema di trazione, carico aerodinamico, grip meccanico e guidabilità della power unit.

Gli orari del GP d'Ungheria in tv

Toyoharu Tanabe non nasconde i limiti Honda e Red Bull, “abbiamo affrontato una dura competizione nei due week end in Austria, poiché è stato chiaro come non abbiamo ancora raggiunto il passo del team che ha dominato questa era di power unit ibrida. Adesso ci stiamo concentrando sui preparativi per massimizzare la prestazione dalla nostra PU come pacchetto”.

Sviluppo secondario prima del lockdown

Il direttore tecnico, in Austria, sul livello della prestazione della power unit Honda commentava: "E' difficile dire le differenze di potenza tra le quattro power unit. Sono tante le caratteristiche legate alla velocità e al tempo sul giro. Pensiamo di aver bisogno di lavorare ancora un po' più intensamente per agguantare i primi. La differenza tra l'Australia e qui, principalmente non abbiamo potuto lavorare su grandi modifiche a causa della chiusura. Principalmente sono state variazioni minori e di affidabilità, abbiamo avuto il tempo di integrare alcune cose, tempo limitato".

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Occhi puntati sul raffreddamento

Superati i problemi elettrici che hanno portato al ritiro di Verstappen e Albon in Austria-1, il focus dell’affidabilità finisce sul controllo delle temperature, al netto di un meteo che potrebbe essere amico e stressare meno le monoposto. “Sebbene non sia insidiosa quanto Monaco, sorpassare all’Hungaroring resta difficile, il che rende la posizione in griglia molto importante. Dalla prospettiva della power unit saremo più attenti al raffreddamento di quanto non lo siamo stati in Austria, essendo questa una delle gare solitamente più calde della stagione.

Lo scorso anno abbiamo ottenuto la pole con Max e abbiamo un buon feeling con la pista”, commenta il direttore tecnico Honda F1.


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