Vettel gioca d'esperienza mentre la Ferrari certifica tutti i suoi limiti non solo sul motore ma anche sul telaio, mentre Hamilton si avvicina sempre più a Schumi
Il numero di pole position è salito a 90, quello delle vittorie a 86. Nelle partenze al palo Schumi ormai è staccatissimo, fermo a 68, mentre in quello delle vittorie è sempre più nel mirino. A Lewis Hamilton mancano soltanto cinque affermazioni per agganciare il Kaiser e sei per superarlo, ed è ormai solo una questione di tempo. Intanto, Lewis si è tolo un'altra piccola soddisfazione, vincendo a Budapest per l'ottava volta in carriera: era successo solo con Michael Schumacher a Magny-Cours, in Francia, di vedere un pilota così tanto vittorioso sulla stessa pista. Viene tutto facile a Lewis, compreso il giro veloce nel finale, arrivato in scioltezza una volta montate le morbide. Dopo aver dominato il Gp di Stiria, ieri l'inglese ha dato un'altra spallata al compagno di squadra Valtteri Bottas, che ci ha messo del suo per complicarsi la vita: il finlandese ha sbagliato partenza ed ha chiuso 3°, perdendo la leadership del campionato. La peggior cosa in vista della doppia trasferta di Silverstone, dove il finlandese sembra dover recitare il ruolo di vittima designata in casa di Hamilton.
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