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Al pilota tedesco piace correre sulla pista inglese, ma meteo incerto e caratteristiche della pista non giocano a favore della SF1000, macchina ancora non compresa alla perfezione nella messa a punto
Michele Salvatore
28 lug 2020
Domenica si torna in pista, a Silverstone, per il quarto appuntamento del Mondiale di Formula 1. Sul velocissimo tracciato britannico si respira la storia stessa della F1, è da qui che nel 1950 è nato il Circus, motivo in più per il quale l’appuntamento nel Northamptonshire è molto atteso dai piloti.
“Pensando a Silverstone non si può non essere felici - ha dichiarato Vettel - Dal momento che la pista è splendida. Credo che tutti la amino. Il circuito si trova in un ex aeroporto e quindi gli spazi circostanti sono molto aperti. Per questo il vento può avere un ruolo molto importante perché è in grado di condizionare in maniera rilevante il comportamento della vettura in un senso o nell’altro, rendendola difficilissima da guidare o aiutandola a seguire ancora meglio le esigenze del pilota”.
Dopo una pista da “on-off” come il Red Bull Ring e il kartodromo dell’Hungaroring, le monoposto dovranno fare fronte a una terza tipologia di circuito, caratterizzato da curve veloci e meteo incerto. Sebbene Vettel si trovi a suo agio a Silverstone, le difficoltà che Maranello sta avendo nella comprensione e messa a punto della SF1000 saranno un’incognita ulteriore sulle prestazioni della Rossa.
"Il meteo e le temperature sono spesso imprevedibili e anche per questa ragione non è facile trovare il giusto bilanciamento della vettura. Vedremo come la nostra monoposto si comporterà su una tipologia di circuito ancora diverso da Austria e Ungheria, con un gran numero di curvoni da alta velocità” ha concluso il tedesco.
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