GP Spagna, i 5 temi del Gp

GP Spagna, i 5 temi del Gp© Getty Images

Hamilton corre contro le statistiche del passato, mentre Barcellona evidenzia tutte le carenze della Ferrari. Infine, addio alle mappature da qualifica

17.08.2020 12:48

 

Addio alle mappature da qualifica


Manca l'ufficialità, ma ormai è una cosa scontata a meno di clamorosi dietrofront. Quello in Spagna è stato l'ultimo Gp che ha visto in azione, in qualifica, le mappature più spinte per il giro secco. Dalla prossima gara in Belgio avremo una mappatura unica per qualifica e gara, nell'ennesimo cambiamento a stagione in corso voluto dalla Federazione. Non solo per limitare lo strapotere Mercedes (ma se faranno ancora una pole dietro l'altra, vi immaginate la figura?), ma anche e soprattutto per controllare meglio le power unit nella loro legalità. Una sorta di ammissione di difficoltà nel verificare che tutto, ma proprio tutto, sia nella norma su ognuna delle power unit. Una scelta che fa discutere, per tanti motivi. Primo perché non è mai bello né sportivo cambiare regole in corsa, secondo perché se ci fosse il pensiero di limitare la superiorità Mercedes sul giro secco, non sarebbe corretto nei confronti di chi ha lavorato meglio. Terzo, i costi: si parla tanto di limitare le spese, ma poi si impone alle squadre di non utilizzare più, dopo 6 Gp stagionali, una mappatura tra le più importanti, e per questo tra le più studiate e di conseguenza tra le più costose, che ogni anno costa tempo e risorse ai motoristi. Infine, mettiamoci anche i duelli in gara: la possibilità di usufruire di mappature più spinte in gara facilitava in alcuni casi i sorpassi. Ora, avendo la stessa configurazione del motore per tutta la corsa, non si potrà più “giocare” su questo fattore. Come essersi comprati un super computer di ultima generazione ma poi sentirsi dire che saremo costretti ad utilizzarlo con connessione limitata.

Leclerc: "Semplicemente non eravamo forti"


Indietro

5 di 5

  • Link copiato

Commenti

Leggi autosprint su tutti i tuoi dispositivi