Il venerdì di Lewis va in archivio con sensazioni migliori dal primo turno di libere rispetto al secondo. Assetto da rivedere sulla W11 e verso la qualifica indica nella preparazione della gomma e nel traffico i punti cruciali
Portimao ha impressionato favorevolmente i piloti, dopo due turni di prove libere alle spalle. Prove che hanno visto un Hamilton al pomeriggio autore solo con dell’ottavo tempo, un 1’19”308 più lento anche del crono staccato al mattino, il 18”749 a 3 decimi da Valtteri Bottas, in quella che è la sessione “da salvare” nei primi passi verso il GP del Portogallo.
Questione di variazioni d’assetto e di poco tempo davvero utile per lavorare alla monoposto, con le frequenti interruzioni all’attività, senza considerare i minuti dedicati alle prove con le Pirelli prototipo a inizio sessione.
“La differenza tra mattino e pomeriggio è stata grandissima, è aumentato il vento, non so se ha cambiato direzione, ma ha fatto la differenza e reso insidioso girare. Poi i recuperi sono stati lenti e siamo finiti col restare ai box molto molto più a lungo”, spiega Lewis.
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“Le libere 1 sono state probabilmente la sessione migliore, la macchina era piuttosto buona, poi abbiamo fatto delle modifiche ed è diventata terribile nelle libere 2. Dobbiamo fare qualche passo indietro su dove siamo con l’assetto e vedere come migliorare domani”, un lavoro che guarderà anche alle differenze con l’altra W11: “Solitamente facciamo cose separate, però i tecnici guardano al grip, al vento, alle ali, fanno un lavoro enorme di analisi e osservano entrambe le macchine”.
La prestazione pura si vedrà meglio con il terzo turno di libere, tutti a simulare il giro con gomma morbida e bassi livelli di benzina, verso una qualifica che per Hamilton avrà anche il tema della preparazione del giro tra i punti caldi: “Non è facile preparare il giro e trovare spazio, come anche preparare le gomme, anche quelle morbide. Naturalmnte sono gomme dure, la gamma dura, era qualcosa di prevedibile. Penso che in Q1 ci saranno tante macchine e sarà una lotta per guadagnare la posizione e fare un giro pulito”.
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Promosso senza riserve il tracciato, che per la nuova asfaltatura ha presentato livelli di aderenza bassi e si vedrà verso la qualifica quanto ancora miglioramento offrirà dalla gommatura. “È una pista incredibilmente difficile, enormemente sfidante: è incredibile l’elevazione e ci sono tanti punti nei quali non riesci a vedere; fuori da curva 8 vedi il cielo e non sai cosa c’è dietro lo scollinamento, anche in curva 11, poi l’asfalto è molto liscio e hai visto tanti fare errore, girarsi”.
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