Ricciardo: "Renault? Nessun rimpianto, McLaren miglior occasione della mia vita"

Ricciardo: "Renault? Nessun rimpianto, McLaren miglior occasione della mia vita"© Getty Images

L'australiano non si guarda indietro, ed è convinto che la McLaren sia la miglior opportunità della vita per provare a diventare campione del mondo

12.02.2021 ( Aggiornata il 12.02.2021 17:54 )

A luglio Daniel Ricciardo compirà 32 anni, è nel pieno della maturità ed è convinto di avere, con la McLaren, la miglior chance della carriera. L'australiano ha fatto tantissime gare buone, ma non ha mai veramente avuto una macchina con cui giocarsi il titolo: spera di poterlo fare nel 2022, con l'ipotetico rimescolamento dei valori in campo dovuto alla rivoluzione regolamentare.

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Al posto giusto

In una lunga intervista a The Age e The Sydney Morning Herald, Ricciardo ha messo in mostra tutto il suo ottimismo: "Penso che questa sia la mia migliore possibilità per raggiungere quello che ho sempre detto essere il mio obiettivo. Non ho mai voluto essere in F1 solo per il gusto di esserci, volevo diventare campione del mondo e lo voglio ancora. La McLaren, per il modo in cui sta progredendo, mi sembra la migliore opportunità per riuscirci, forse la migliore che abbia mai avuto. In questo sport non si può mai sapere, ma sono fiducioso di essere nel posto giusto. Posso sedermi qui e dire che posso lottare per un campionato del mondo il prossimo anno? Chissà, ma sono fiducioso di essere nel posto giusto per dare a me stesso una buona possibilità".

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Questione di tempismo

Ricciardo è tornato sulla trattativa avuta con la stessa McLaren nell'estate del 2018, quando lui era in procinto di lasciare la Red Bull. All'epoca scelse la Renault perché la scuderia di Woking era molto più in difficoltà di adesso: "Due anni fa non avevano i risultati e non sembrava esserci nemmeno un percorso per raggiungerli. Zak era stato piuttosto chiaro sul fatto che dovevano rivedere alcune cose e reclutare alcune persone chiave. Ha detto che l'avrebbe fatto, ed è stato di parola. Infatti, verso le ultime gare del 2019, camminando nel paddock, tra gli altri concorrenti si diceva 'Ehi, la McLaren si sta seriamente riprendendo'. Avevano trovato buone prestazioni ed intorno a loro c'era un'energia positiva che riuscivo a captare anche da avversario".

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Un addio in grande stile

Certo la trattativa per approdare a Woking è stato un po' strana, perché fatta così "alla cieca", prima di disputare una sola gara nel 2021: "Non è stato facile dire alla Renault che me ne sarei andato, ma questo è uno sport in cui devi pensare prima di tutto a te stesso. Sentivo che la McLaren mi avrebbe dato una migliore opportunità negli anni a venire, semplice. Può darsi che un team si aspetti che un pilota in partenza non dia il massimo, ma io ho giurato che avrei dato tutto fino alla fine. Forse all'inizio non mi hanno creduto, ma per me era importante. Per dimostrarlo, ci siamo presi dei podi alla fine dell'anno e poi ho ottenuto il giro più veloce dell'ultima gara che ho fatto con loro ad Abu Dhabi proprio nell'ultimo giro del Gp, in quella che era l'ultima volta che avrei guidato una Renault, è stato perfetto. Ho dato loro tutto quello che avevo, poi ci siamo salutati".

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Nessun rimpianto

La Renault oggi è migliore di quella in cui Daniel era arrivato, ma nessun rimpianto: "Sono arrivato alla Red Bull l'anno dopo che avevano vinto quattro campionati consecutivi con Seb, ma le regole sono cambiate per il 2014 e all'improvviso la Mercedes ha cominciato a dominare. Vero, la Renault è migliorata nel tempo in cui sono stato lì, ed era nel momento migliore proprio alla fine dell'anno. Ma non si può ragionare così. Non ho mai cantato la canzone triste 'Woe is me' (povero me, ndr), lamentandomi di essere nei posti giusti ma mai al momento giusto. Non puoi cadere in certe trappole mentali. Venire alla fabbrica McLaren in queste ultime due settimane, incontrando i meccanici e gli ingegneri, è stata un'emozione magnifica. C'è la sensazione di una squadra affamata, che ha attraversato momenti difficili, ma la rinascita sta avvenendo, è reale, e sanno che potrebbero ritrovare il successo nel breve termine. L'ho avvertito dal primo giorno in cui ho varcato la porta. La sensazione di poterli aiutare a raggiungere la vittoria è l'unica motivazione di cui ho bisogno. Arrivare terzi nel campionato costruttori è stato importante lo scorso anno e hanno un po 'di risorse in più, cosa che mi piace molto. Vogliono di più, sono pronti a fare il prossimo salto in avanti e sembra possibile. È emozionante far parte di questo team".

Le prime immagini di Ricciardo a Woking


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