Schumacher, le turbolenze così diverse e il ritorno di MSC

Schumacher, le turbolenze così diverse e il ritorno di MSC© Getty Images

Dai test in Bahrain ha portato a casa un buon numero di giri completati, la scoperta del comportamento della macchina e delle gomme in condizioni diverse. La scelta della sigla MSC ha un aspetto emozionale

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F.P.

16.03.2021 ( Aggiornata il 16.03.2021 09:35 )

Centosettantanove giri per scoprire ancora un po' di Formula 1 e dirsi pronto a fare sul serio, quando tra meno di due settimane sarà ancora Bahrain ma per il primo Gran Premio stagionale. Mick Schumacher si lascia alle spalle una tre giorni di test positiva per numero di giri completati, nonostante il rallentamento al programma subito al mattino di venerdì, per un problema al cambio.

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Sarà una stagione di "didattica in presenza", ad apprendere la Formula 1 e provare a fare il meglio possibile con il materiale a disposizione, sul quale Haas certo non investirà, favorendo lo sviluppo del progetto 2022.

"Mi sento pronto, fiducioso, e non vedo l'ora di arrivare al week end. Mi sono sentito a mio agio. È stato interessante scoprire anche come si sono comportate diversamente le gomme tra giorno e sera, condizioni molto calde e meno.

Sono pronto e, se fosse per me, andrei a correre domani. Mi sono divertito e non ne avevo mai abbastanza", le parole di Schumacher dopo il prologo bahrenita. 

Finire le gare, sognare i punti

Molte cose saranno diverse dal venerdì del week end di gara, quando si inizierà a lavorare sulla prestazione e si apriranno i distacchi tra squadre, posizionando Haas: "Potremo confrontarci con gli altri solo quando sarà tempo della qualifica in Bahrain, al momento tutti nascondono qualcosa, i tempi non segnano un ordine di valori. 

Non so dire cosa accadrà quest'anno, so però che farò tutto quel che potrò e speriamo di ottenere dei punti".

La scia Williams diversa da una Mercedes

Più dei tempi, sono state le simulazioni condotte con i diversi livelli di benzina a bordo e la scoperta delle differenze di comportamento della macchina quando in scia, a essere utili insegnamenti per Schumacher: "Quello che mi ha lasciato sconcertato è stato verificare quanto siano estremamente diverse le macchine. Se temi le turbolenze che soffri guidando in scia a una Williams, sono del tutto diverse da quelle che subisci dietro una Mercedes.

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Credo sia stato interessante e voglio imparare più cose possibili. Se ho la possibilità di seguire un avversario, solitamente cerco di sfruttarla al massimo".

Una sigla storica

Ad accompagnare Mick verso la Formula 1, il fattore romantico di un nome Schumacher di nuovo in griglia ha riempito gli spazi del solito, lungo, inverno "in letargo". Simboli cari ai tifosi, dettagli come la scelta di utilizzare la sigla MSC per essere identificato nella tabella dei tempi, che Mick spiega così: "Ho voluto quel MSC, c'è un legame emozionale verso questa sigla. E penso sia bello per tutti osservare i monitor dei tempi e vedere di nuovo apparire MSC, credo ci sia un elemento positivo in tutto ciò".


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