Mercedes, gli sviluppi non restituiranno il dominio

Mercedes, gli sviluppi non restituiranno il dominio© Getty Images

Le limitazioni allo sviluppo in galleria del vento e la necessità di dedicare spazio al progetto 2022, restringono le possibilità di intervento. La W12 resta una macchina da titolo per Shovlin ma "non riusciremo a essere chiaramente davanti a RB"

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F.P.

08.04.2021 ( Aggiornata il 08.04.2021 09:45 )

Stagione particolare, la 2021. Tra un anno andranno in pista monoposto rivoluzionate nell'aerodinamica, lo sviluppo è bilanciato con un occhio soprattutto sui progetti 2022 e deve fare i conti con le limitazioni al monte ore - e sessioni - spendibili in galleria del vento.

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Muoversi in equilibrio tra sviluppo delle monoposto scese in pista in Bahrain e la ricerca destinata alle 2022, non è cosa semplice. Tanto più se ti ritrovi con problemi da risolvere sulla monoposto 2021. In Mercedes sono chiamati a recuperare prestazione dalla W12, ritrovatasi penalizzata dalla filosofia progettuale con assetto a ridotto rake alla luce delle limitazioni regolamentari dettate della FIA su fondo e diffusore.

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Come recuperare? Andy Shovlin, responsabile dell'ingegneria in pista, dice della necessità di esplorare aree solitamente "a minor incidenza" nella portata dello sviluppo, rispetto ai percorsi ordinari di sessioni in galleria del vento per recuperare carico aerodinamico, considerare le limitazioni introdotte dal regolamento sportivo e con il sistema a scalare in funzione del piazzamento nel mondiale Costruttori 2020.

"Stiamo esaminando aree più subdole che impattano sulle caratteristiche di guidabilità. Penso che arrivare in pista con una macchina ben bilanciata, organizzata, dopo aver fatto i 'compiti a casa', sapendo quanto dureranno le gomme, saranno delle cose in grado di aiutarci", spiega a Racefans.

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Red Bull, in Bahrain, ha espresso la propria superiorità netta in qualifica, resta da chiedersi quale margine di recupero abbia Mercedes di fronte al potenziale ancora da esprimere della RB16B. E la differenza "filosofica" - nonché vincoli stringenti di progetto - dell'assetto rake più accentuato potrebbe aprire più opportunità di trovare altra prestazione per Red Bull di quanto non avverrà per Mercedes.

Le difficoltà avute nel comportamento della W12 in curva, le pieghe più rapide di Sakhir, avranno, già a Portimao ma in modo assoluto a Barcellona (9 maggio, GP di Spagna) il miglior termometro dell'evoluzione dei rapporti di forza Red Bull-Mercedes. "Questa stagione, questo campionato, in realtà verrà deciso da margini sottili, più del solito penso. Non ci vedo realmente in grado di poter sviluppare fino al punto in cui potremmo essere chiaramente davanti e spero che Red Bull non si evolva al punto di essere chiaramente davanti loro", prosegue Shovlin.

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"Non abbiamo alcun punto di forza vero nei loro confronti, per molti anni abbiamo potuto contare sulla velocità in rettilineo o nelle curve veloci o nelle sequenze di curve. In Bahrain non guadagnavamo in alcun punto. Abbiamo una macchina che può vincere il titolo se faremo delle scelte intelligenti, se lavoreremo bene e opereremo bene. 

Di certo non posso dire che andremo ad alzare di 30 millimetri il retro della macchina, perché comprometterebbe la stagione".


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