Autosprint

GP Spagna: la gara in 5 punti

Segnale inequivocabile da parte della Mercedes, che vince su una pista molto indicativa per quanto riguarda i valori in campo. Max veloce e deluso, sensazioni positive per la Ferrari, anche se Sainz non è soddisfatto di se stesso

Dalla Spagna a Montecarlo

Barcellona alla Ferrari ultimamente ha sempre creato qualche grattacapo, anche in anni più “felici”. Ma stavolta, nei limiti di un progetto che nasceva dalle basi ben poco solide della SF1000, il circuito catalano, forse per la prima volta dopo tanto tempo, regala al team di Maranello più sorrisi che preoccupazioni. Mercedes e Red Bull quest'anno era certo sarebbero state imprendibili, ma almeno nei confronti di tutte le altre la Ferrari può affermare di non avere timori reverenziali. Leclerc è stato fenomenale nel sabato e nella domenica catalana, mentre a Sainz manca nel complesso ancora qualcosa, ma le prestazioni c'erano e nessuno, a Maranello, può dirsi deluso dai riferimenti cronometrici. Poi c'è tutto ciò che va oltre l'analisi prestazionale, e sono il guizzo di Leclerc in qualifica, il gran sorpasso dello stesso in curva 3 su Bottas, ancora il monegasco che prova a tenersi dietro una Mercedes (!) per tutto il primo stint, insieme ad un Sainz tutt'altro soddisfatto di un 7° posto proprio perché, a partire dal pilota, tutti sanno non essere la posizione giusta della SF21 a Barcellona. Il Cavallino neanche ci ha provato a lottare con Bottas, e quando il finlandese è andato ai box, la squadra ha preferito rimanere concentrata sul suo piano, che prevedeva una sola sosta, e guardava soprattutto ai distacchi con Ricciardo, il vero antagonista della domenica catalana. Peccato per Leclerc, ma è stato un modo di fare molto concreto e pratico, proprio perché gli avversari sono di colore arancione e non nero. A dare fiducia, poi, è stato il terzo settore: insidioso per eccellenza e storicamente indigesto per la Rossa, che però non ha assolutamente sfigurato in quel tratto di pista. Serve precisione all'avantreno, una buona trazione ed una macchina efficace nel passaggio sui cordoli. Tutte cose che la SF21 ha avuto, e che sulla carta può dare fiducia in vista di Monaco. Sulla carta, però: perché all'atto pratico cambieranno manto stradale e pneumatici (a Montecarlo ci saranno le mescole C3, C4 e C5, quest'ultima al debutto stagionale in un fine settimana di gara), quindi cambierà l'interazione tra asfalto e gomma. Per cui, non si tratta di un'equazione precisa, anche se andare bene nel T3 di Barcellona è sicuramente un punto a favore.

Iscriviti alla newsletter

Le notizie più importanti, tutte le settimane, gratis nella tua mail

Premendo il tasto “Iscriviti ora” dichiaro di aver letto la nostra Privacy Policy e di accettare le Condizioni Generali di Utilizzo dei Siti e di Vendita.

Commenti

Loading

Autosprint
Autosprint
Autosprint

Insieme per passione

Abbonati all’edizione digitale e leggi la rivista, gli arretrati e i contenuti multimediali su tutti i tuoi dispositivi.

Abbonati a partire da 21,90

Abbonati

Sei già abbonato?Accedi e leggi