Brown, l'idea "pro"-rookie: sessioni di libere obbligatorie per i team

Brown, l'idea "pro"-rookie: sessioni di libere obbligatorie per i team© Getty Images

Le squadre dovrebbero essere tutte obbligate a condurre un certo numero di prove libere 1 con piloti debuttanti in Formula 1. Zak Brown guarda ai "suoi" rookie oggi in Indycar: Herta e O'Ward

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F.P.

13.05.2021 ( Aggiornata il 13.05.2021 17:22 )

Servirebbe ben altro per far respirare l'aria di Formula 1 ai rookie, magari nei week end di gara, dove le sessioni di libere 1 sono impiegate solo da alcune squadre e non sempre con piloti in erba ai quali far collezionare chilometri. 

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L'idea di Zak Brown è di prevedere l'obbligo per i team di riservare alcune uscite nelle prove libere a piloti debuttanti. Certo è che, con il programma del venerdì ridotto complessivamente di un'ora rispetto al passato e la necessità delle squadre di adeguare il metodo di lavoro, non è semplice cedere il volante anche se solo nelle FP1. 

Recentemente, Sergio Perez - che di esperienza ne ha da vendere in Formula 1 - ha indicato il minor tempo disponibile nell'arco del week end tra i motivi di un adattamento alla Red Bull che procede a rilento.

"Una delle cose che mi piacerebbe vedere è prevedere obbligatoriamente nelle prove libere 1 l'impiego di un pilota giovane, non ho un numero in mente. Forse tutte le squadre dovrebbero farlo sulla stessa pista, forse ciascuno potrebbe indicare i circuiti e farlo in 4-5 occasioni. Sono dettagli sui quali serve lavorare", le parole di Brown riportate da GPFans.

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Oltre a un aspetto strettamente sportivo, l'idea avanzata dall'a.d. McLaren Racing guarda ai risvolti commerciali su mercati come gli USA: "Se potessimo far girare gente come Colton Herta o Pato O'Ward, dargli del tempo in macchina nelle libere 1, si potrebbero prendere decisioni migliori e creare delle opportunità. 

Giovani piloti aiuterebbero non solo sul mercato nord americano, la Indycar alleva piloti estremamente validi e penso che creerebbe entusiasmo sul mercato statunitense, sul mercato dei giovani piloti. 

La Indycar è riconosciuta come uno tra i campionati migliori al mondo e quando vedi talenti come Colton o Pato, che guidano per noi in Indycar, mi piacerebbe vederli avere una chance e competere in Formula 1, però dovremmo dargli maggior tempo in macchina". 


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