Fa parte dei cliché di Monaco, discutere di quanto noiosa sia la processione in gara, salvo eventi straordinari. E rientra nelle cicliche discussioni la possibilità di modificare la tracciatura. L'ultima volta che il tema ha guadagnato le cronache, pochi anni fa, fu per valutare la possibilità di espansione del circuito in una nuova area in fase di costruzione, spazio "strappato" al mare per creare una nuova zona residenziale, dove oggi la Formula 1 gira al Portier per immettersi nel tunnel. 

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Sul tema, Ross Brawn è tornato nel dopogara di Montecarlo, per dire come si proverà nuovamente a esaminare soluzioni alternative.

Limiti ben noti

Tratto distintivo di Monaco sono le strade strette, che impediscono qualsiasi possibilità di attacco. Spettacolare il confronto Vettel-Gasly in salita verso Massenet, giocato sui centimetri, un paio, letteralmente, tra le due monoposto. Ecco, con questi limiti fisici, ben poco si può "inventare", fosse anche un giro di pista più lungo.

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"Si tratta di Monaco e abbiamo dato un rapido sguardo senza nulla di scontato, però continueremo a provarci.

È un evento eccezionale con una storia grandissima, come l'atmosfera ed è una gara che tutti vogliono vincere, ma conosciamo le limitazioni al circuito", le parole al Daily Mail.

"Certamente daremo un'occhiata alla pista. Non sarà la prima volta che qualcuno prova a fare delle modifiche e finora non si è arrivati da nessuna parte. Però abbiamo gli strumenti, le possibilità offerte dalle simulazioni e i nostri tecnici vedranno se c'è qualcosa che possiamo fare".