Max si gode il primato nel mondiale ma aspetta il ritorno alla competitività di Mercedes. Perez sempre a proprio agio a Baku, resta il nodo del rendimento in qualifica da migliorare
Baku per proseguire un assalto iniziato a Monaco, che ha portato Red Bull in testa ai due campionati, come non accadeva dal 2013. Dall'unicità di un week end che ha visto Verstappen vincere "comodamente" a una tracciatura altrettanto particolare, dove poter sfruttare al massimo i vantaggi della flessibilità dell'ala posteriore.
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Con alle spalle quasi il 20% delle gare in programma, Max Verstappen dopo Montecarlo non ha mancato di sottolineare come la realtà dei valori in campo veda Mercedes ancora naturale favorita sulle piste "normali". A Baku troverà una tipicità sufficiente per classificare il circuito tra i non-ordinari, prima di tornare su un Paul Ricard, GP di Francia, dai tratti simili a una Barcellona. Sarà lì che misureremo, ancora, il distacco assoluto Mercedes-Red Bull per leggerne l'evoluzione, anche alla luce dell'introduzione dell'ala posteriore meno flessibile.
In Azerbaijan resta l'imprevisto proprio dei circuiti cittadini, "non è probabilmente la mia pista preferita, anche se è ok. Non sono mai salito sul podio ed è il momento di cambiare questa statistica. Vedremo quanto saremo competitivi, mi aspetto tuttavia un ritorno della Mercedes alla competitività", ammette Max.
Guarda al primo quinto e poco più di campionato trascorso, tra un inizio ad altissima competitività e passaggi dove in gara Mercedes ha cambiato uno scenario che sembrava favorevole a Red Bull: "Prendere il comando del campionato è una bella sensazione ma dobbiamo trovarci in questa posizione al termine dell'ultima gara, è quello che conta.
Dove ci troviamo adesso è bello e dimostra che abbiamo avuto un buon inizio di anno, però dobbiamo continuare a spingere perché abbiamo ancora bisogno di crescere e fare meglio.
Finora abbiamo commesso piccolissimi errori, nulla di grande, è per questo che siamo primi ma sappiamo come tutto può cambiare molto rapidamente".
Dovrà cambiare, in fretta, il rendimento di Sergio Perez in qualifica, un limite che inizia a pesare. Del rendimento in gara, poco da obiettare, con il gran passo e l'overcut ad aver permesso un recupero di due posizioni a Montecarlo. Ma partire fuori dalle prime due file in griglia diventa un handicap spesso difficile da recuperare.
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Baku per il pilota messicano è GP di occasioni sfruttate, in passato, con due podi al tempo della Force India: "Non vedo l'ora di correrci, spero riusciremo a fare una qualifica competitiva perché abbiamo dimostrato di avere un passo gara equivalente ai migliori. Dobbiamo solo migliorare al sabato e a quel punto dovrebbe andare bene". Un plurale maiestatis più che mai da tradurre alla prima persona singolare.
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