GP Stiria: la gara in 5 punti

Santa pazienza

Alzi la mano chi non ha provato un misto di dispiacere e compassione, nel vedere George Russell rientrare mestamente ai box. Un sentimento che trovava continuità con quello provato qualche giro prima, in occasione della prima sosta dell'inglese durata 18”3 sulla piazzola del box. Un'eternità per un ragazzo fin lì perfetto che vedeva distrutta la sua domenica e la sua ennesima speranza di portare a punti la Williams. E' andata malissimo dopo che tutto quanto era andato benone: dopo un giro strepitoso in qualifica Russell si era garantito l'11° posizione in griglia, scalando di un posto dopo la penalizzazione di Tsunoda. Approfittando del contatto tra Leclerc e Gasly, George si era ritrovato ottavo, posizione che occupava al momento della sosta; una fermata lunghissima per imprecisati guasti sulla vettura (si pensa a qualcosa legato alla Pu), con i meccanici a darsi da fare come potevano. Una corsa rovinata, cui è seguito un secondo pit-stop inutile prima che il team lo richiamasse dentro per il ritiro definitivo. Nel sabato e nella domenica di George Russell c'è molto poco di tecnico e tanto di manico, con il pilota che ha saputo andare ben oltre i limiti della sua FW43B. Non è stato premiato neanche stavolta, ma è stata l'ennesima dimostrazione di un talento che merita di sbocciare in futuro.

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