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Ferrari, dalla FIA le 3 stelle sulla sostenibilità ambientale

L'impegno in fabbrica e sui campi di gara a ridurre le emissioni di gas serra e ottimizzare la gestione del consumo energetico, secondo le migliori pratiche, vale il più alto riconoscimento del programma avviato dalla Federazione

Ferrari, dalla FIA le 3 stelle sulla sostenibilità ambientale
© Ferrari

Fabiano PolimeniFabiano Polimeni

30 giu 2021

Dopo le certificazioni ottenute nel 2001, rinnovate nel 2016, sull'impegno verso la sostenibilità ambientale delle proprie operazioni, per la Ferrari arrivano le 3 stelle FIA del programma Environmental Accreditation. La valutazione prodotta da enti di certificazione indipendente è il più alto livello riconosciuto dalla Federazione, che va a certificare l'attuazione delle più recenti prassi in materia di sostenibilità ambientale.

Il tema impatta sul fronte della produzione automobilistica, dove Ferrari ha introdotto le prime novità elettrificate, ma impatta anche e soprattutto sulle attività in fabbrica, l'utilizzo dell'energia e la gestione delle fonti. Da un lato la riduzione dei consumi, dall'altro la minimizzazione dell'impatto ambientale ricorrendo a fondi energetiche rinnovabili, hanno portato la Ferrari e la Scuderia a ottenere la certificazione 3 stelle FIA Environmental Accreditation Programme.

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Maranello, Rosse green

Numeri, per dire come il fabbisogno energetico delle strutture produttive a Maranello sia coperto all'81% attraverso l'impianto di trigenerazione (consente la produzione di energia frigorifera dal recupero e trasformazione dell'energia termica recuperata dai processi di produzione di energia elettrica) e, per la quota restante, al 99% acquistata da fonti certificate rinnovabili.

La Formula 1 ha l'obiettivo ambizioso di diventare uno sport a impatto carbonioso netto neutrale nel 2030, strategia condivisa dalle squadre, con l'impegno a bilanciare la quota di emissioni carboniose inevitabili.

Dimezzate le emissioni dai generatori d'energia in pista

In soldoni, l'impegno Ferrari sui campi di gara si misura, anche, attraverso la collaborazione con Shell, a fornire combustibili al 60% ottenuti da fonti rinnovabili e per il 40% da GTL, gas naturale trasformato in combustibile liquido. È l'energia impiegata per il funzionamento dei generatori destinati a garantire l'attività in pista, le cui emissioni di gas serra si sono dimezzate grazie a queste soluzioni di alimentazione, impiegate dal GP dell'Emilia Romagna.

Sostenibilità dalla pista alla strada

"Ottenere le 3 stelle nel programma FIA Environmental Accreditation è un riconoscimento importante per Ferrari. Il tema della sostenibilità ambientale sta diventando sempre più una priorità nelle cose.

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È un impegno che sentiamo in modo particolare nella Scuderia, sia nelle attività giornaliere - come evidenziano i due progetti implementati a inizio 2021 - che nel lungo termine.

La Formula 1 ha raggiunto un livello altissimo in termini di efficienza della power unit e noi stiamo lavorando sodo, accanto alla FIA, alla Formula 1 e ad altri costruttori automobilistici coinvolti, nel definire il quadro normativo del futuro. 

L'obiettivo è di trasferire le migliori soluzioni dalla pista sulle auto stradali, un componente fondamentale del DNA Ferrari", ha commentato Mattia Binotto.

Sul futuro delle power unit, a partire dal 2025, è atteso sabato prossimo un incontro tra motoristi che dovrà aggiungere un altro tassello al quadro prospettato da Binotto. 

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