Le due monoposto andranno in pista celebrando i 70 anni dalla prima vittoria della Scuderia e l'Europeo vinto dalla Nazionale di calcio. Rueda pronostica una Qualifica sprint corsa senza necessità di gestire le gomme
Novanta giri, più di 400 chilometri, due ore e 42 minuti di gara. Così, il Gran Premio di Gran Bretagna, Silverstone 70 anni fa, quando Froilan Gonzales firmava la prima vittoria Ferrari in Formula 1.
14 luglio allora, in una ricorrenza che coincide con l'ennesimo cambiamento della Formula 1, in senso diametralmente opposto ad allora, a una corsa su una Silverstone anch'essa diversa, in un'epoca dell'automobilismo eroico. È il week end della Qualifica sprint: 100 km, 17 giri, circa mezz'ora di corsa. Ecco, una sperimentazione agli antipodi rispetto al 1951 di Gonzales.
Per celebrare quel successo, il primo di 238 in Formula 1, le Ferrari SF21 porteranno un logo dedicato sull'Halo, ma sarà prima del GP che andrà in pista l'esibizione più attesa. Leclerc guiderà la monoposto di Gonzales, la 375 F1, oggetto di un profondo restauro condotto negli ultimi mesi a Maranello, dove la monoposto è stata spedita alla volta di Silverstone, per esibirsi domenica.
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Insieme ai loghi celebrativi sull'Halo, le Ferrari SF21 porteranno anche la grafica dell'hashtag #grazieAzzurri, omaggio alla vittoria della Nazionale di calcio a Euro 2020.
Tanto contorno a un week end che avrà nel momento della Qualifica sprint la curiosità massima. Curiosità, giacché sarà sin dal venerdì che le cose si faranno importantissime: "Le macchine verranno congelate quando entreranno in qualifica al venerdì. Piloti e ingegneri avranno solo una sessione per sistemare l'assetto, dopodiché dovranno arrivare a dire: questo è l'assetto ideale per il resto del week end. Poi andiamo in qualifica tenendo la macchina nella stessa specifica", sottolinea Inaki Rueda, responsabile della strategia al muretto Ferrari.
"La Qualifica sprint sarà un singolo stint di 17 giri a Silverstone, ci sarà una minima gestione gomma - ammesso che sia necessaria -, è uno stint di pura velocità, senza dover preservare nulla".
Gomme, con la novità della costruzione posteriore modificata, già verificata nelle libere in Austria e, a Silverstone, al debutto in gara: "Il primo intervento di Pirelli è stato l'incremento delle pressioni, che dà alle gomme una maggiore integrità tuttavia cedendo aderenza", ricorda Rueda, a seguito degli incidenti di Baku. "Pirelli ha introdotto una costruzione modificata, che permette di tornare alle pressioni originarie, senza compromettere l'integrità del pneumatico. Abbiamo provato in Austria due treni di gomme, è stata una buona soluzione trovata da Pirelli per tornare alle pressioni a cui una Formula 1 deve girare".
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