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Binotto, così la Ferrari ha superato l'usura gomme

Le scelte decise dagli ingegneri, insieme ai piloti, dopo il GP di Francia hanno portato a rivedere il bilanciamento e limitare il sottosterzo. Il baratto di prestazione tra qualifica e gara ha ripagato con un miglior comportamento della SF21 in gara

Binotto, così la Ferrari ha superato l'usura gomme
© Ferrari

F.P.F.P.

24 ago 2021

Al lavoro condotto a Maranello, subito dopo la debacle del Paul Ricard, Sainz e Leclerc hanno tributato immediatamente grandi meriti. Svoltare, ma come? I problemi endemici della SF21 nella gestione delle gomme anteriori, dovuti a scelte progettuali non modificabili in una stagione di congelamento tecnico di molte aree della monoposto, andavano perlomeno attenuati.

Dai debriefing post-GP di Francia sono arrivate le soluzioni, promosse dalla pista nel corso delle quattro uscite successive: Austria, Gran Bretagna, Ungheria. 

Un limite lasciato alle spalle

"In Francia si è verificato un elevato consumo della gomma anteriore sinistra, graining e poi molta usura. Di rientro a Maranello abbiamo provato, in termini di compiti da fare a casa, l'esercizio del 'abbiamo un problema sulla nostra macchina, in termini di concept', che come conseguenza porta al consumo della gomma. 

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Se guardiamo non solo alla Francia ma a tutte le precedenti gare, mediamente, rispetto all'intera griglia, eravamo quelli che usuravano maggiormente le gomme anteriori. Non è stato un problema specifico della Francia ma di gran parte delle gare, l'elevata usura dell'anteriore". Mattia Binotto ripercorre uno dei limiti della monoposto, culminato nel risultato pessimo ottenuto in Francia, dopo una qualifica viceversa positiva. Ecco, scegliere di sacrificare un po' di prestazione sul giro singolo per costruire un rendimento in gara solido, è stata la via percorsa dagli ingegneri, insieme ai piloti. Come?   

Dall'assetto un bilanciamento migliore

"Alla fine, quanto abbiamo scoperto è molto semplice. Se consumi le gomme è perché stai scivolando, molto semplicemente. E se stai scivolando ci sono delle ragioni, queste possono essere legate al semplice assetto. Puoi avere il retrotreno ideale della macchina in frenata, avere una buona stabilità al posteriore ma una macchina sottosterzante", spiega Binotto. 

"Abbiamo spostato l'assetto nelle successive gare, provando ad avere un maggior bilanciamento in termini di sottosterzo-sovrasterzo, provare a scivolare meno sull'avantreno e gestire le gomme. Penso che tutti i passi compiuti in questa direzione si siano rivelati essere quelli giusti per far fronte all'usura gomme.

È un dato di fatto come in Austria, sicuramente in Gran Bretagna e anche in Ungheria, abbiamo dimostrato di essere riusciti a compiere un miglioramento in termini di usura gomme. Oggi non sembra essere così critica come è stata in Francia".

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Baratto conveniente

Percorrere nuove strade sull'assetto chiama in causa un adattamento nella gestione della monoposto, in primis da parte dei piloti. "Possiamo aver compromesso leggermente la velocità sul giro singolo, ma non molto. Credo che spetti anche ai piloti adattarsi a un diverso tipo d'assetto e lo stanno facendo. Noi stessi stiamo imparando a utilizzare un diverso bilanciamento. Si tratta di una curva di apprendimento, è un fattore chiave quando hai usura delle gomme anteriori; e non significa dover rivedere su tutti i circuiti il modo in cui approcci il tuo set-up".

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