Il format va verso una serie di modifiche, secondo il presidente della FIA il turno di prove libere che precede la gara sprint è svuotato di significato per il pubblico e serve solo alle squadre
Nella perfezione della tecnica non c'è divertimento. Poche storie. Non parliamo di spettacolo, piuttosto, di una Formula 1 divertente che, nella Qualifica sprint, sta cercando la strada per aumentare un fattore strettamente connesso ai limiti dello strumento, delle monoposto. Non è nella distanza di gara che sta il problema di corse non di rado noiose - e fortuna che il 2021 può considerarsi un'annata eccezionale, in positivo -.
L'imprevedibilità delle condizioni meteo, l'imperfezione della gestione delle sfide da circuito in circuito, sono i fattori non a caso che hanno variato i valori in campo e creato Gran Premi movimentati e divertenti.
La Qualifica sprint cambierà, nel 2022 la vedremo con tratti differenti. Si concentra su uno, in particolare, il presidente della FIA per interrogarsi circa la sua utilità: le prove libere del sabato.
Una sessione affrontata già con le monoposto in regime di parco chiuso, senza la possibilità di apportare modifiche ma con l'utilità di essere un'ora nella quale studiare il rendimento delle gomme in ottica gara. Nei fatti, è un turno di libere molto più vicino alle libere 2 del venerdì, nel formato canonico del week end, che non alle FP3 del sabato che preparano alla qualifica. Peraltro, quel turno di libere 3 dotato di un suo interesse perché prima simulazione della prestazione velocistica pura.
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Si cambierà, ma come? Eliminare completamente anche le libere 2 nei week end con Qualifica sprint? Difficile crederlo, piuttosto andranno trovati dei correttivi per riempire di significato sportivo presso il pubblico, quell'ora di prove.
"Sono un po' confuso dal format sprint e da quanto accade al sabato mattina, tra le 12:00 e le 13:00. È un'ora di prove libere che non può essere compresa da nessuno tra i tifosi e i media. Interessa solo le squadre, perché possono raccogliere informazioni sull'usura delle gomme.
A mio avviso, non ha senso per lo spettacolo", le parole di Jean Todt a F1-insider.
Tempo utile in pista per leggere il rendimento della gomma e perfezionare le strategie della domenica, già al limite della totale prevedibilità e minimi margini operativi per "inventare" soluzioni alternative in gara: "E' stato introdotto un evento aggiuntivo al sabato, perciò il venerdì con la qualifica sta guadagnando rilevanza. Resta però la gara principale il momento massimo e non ci può essere alcun dubbio su questo aspetto".
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