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Lawrence Stroll ricorda le stagioni in Williams: "Due anni di torture"

Il proprietario della Aston Martin ha ricordato le difficoltà della Williams e l'esigenza di fornire a Lance una macchina più competitiva per mettersi in mostra

Lawrence Stroll ricorda le stagioni in Williams: "Due anni di torture"
© Getty Images
Williams e Stroll, una storia che i diretti interessati pensavano potesse essere diversa. Ed invece, sono stati due anni "di torture" a sentire Lawrence Stroll, che ha parlato delle stagioni 2017 e 2018 come di annate difficilissime per suo figlio Lance.

Gli sforzi vanno premiati

Il racconto di quei due campionati è partito ricordando i sacrifici inutili per una macchina da ultime file: "Quando abbiamo cominciato con la Williams sono stati due anni di torture. Quando sei abituato a vincere tutto (Stroll senior si riferisce ai numerosi successi del figlio nelle categorie propedeutiche, ndr), ti alleni due o tre ore al giorno, stai sempre attento all'alimentazione e poi in un fine settimana il meglio che puoi fare è 19°, è difficile da accettare. Fornirgli una macchina migliore l'anno scorso è stato molto importante per tutto, era la prima volta che aveva una macchina competitiva, è stato importante per il lavoro che ha fatto ed è un qualcosa che merita ogni bambino, non solo Lance. Lui è uno dei tanti che lavorano molto duramente per arrivare a questo livello, iniziando molto presto dai kart a sette o otto anni. La maggior parte di questi ragazzi li conosco da quando Lance ha cominciato a correre in Europa con loro, ed anche se alcuni erano un po' più grandi ed erano in una categoria diversa si trovavano tutti nello stesso weekend".

Conta la macchina

Poi Lawrence ha difeso il percorso fatto dal figlio: "Penso che Lance abbia dimostrato il suo talento in tutte le categorie junior, quando tutte le auto erano praticamente identiche. Quando hai comprato una macchina poi non c'è molto altro da fare, ma abbiamo vinto molti campionati di kart all'inizio della sua carriera. Poi ha vinto in Formula 4, ha vinto in F3 contro molti dei ragazzi che oggi sono qui in F1, e se non sbaglio facendo il record di pole e vittorie. I risultati parlano per lui e così vale anche per la passata stagione, anche se l'anno scorso abbiamo avuto molta sfortuna. Lance stava andando come un rullo ed era quarto in campionato prima dello scoppia della gomma al Mugello, in una gara che lo avrebbe visto sul podio. Poi in altre circostanze è stato messo fuori pista, per cui abbiamo avuto la nostra parte di sfortuna nel primo anno in cui abbiamo avuto la macchina per essere in grado di fare ottime cose. Lo sappiamo tutti, sei forte quanto la macchina. Puoi mettere un qualsiasi campione del mondo in una macchina da 18° posto in griglia e lui sarà 18° o 17°, di certo non sarà primo".

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